
Eccezionali fotografie a colori e un testo essenziale ma efficace nella planimetria della Lama Balice a Bari, proposta a tutti gli interessati dalla Regione. La lama, quanto resta di un antico corso d’acqua prosciugato, il torrente Tiflis, nasce dalla Murgia barese, a Ruvo, e dopo 37 km si affaccia sull’Adriatico nei pressi di Fesca. Lambisce nell’ampio percorso i comuni di Bitonto e Modugno presentando connotati diversi: ora configurazioni sinuose e dolci, talvolta ripidi costoni tagliati in profondità sulla crosta terrestre. Tracce di rilevante valore storico e ambientale sono tuttora visibili: reperti dell’antica via Traiana, la prima arteria consolare romana che portava a Brindisi; chiesette rurali come l’Annunziata e Sant’Angelo, situata in una grotta naturale; il casale di Camerato e villa Framarino, nelle vicinanze dell’aeroporto. Il nitido pieghevole, stampato nel capoluogo dagli Editori Levante e disponibile in distribuzione pubblica e gratuita presso le sedi dei Crsec, è nato dalla collaborazione di quattro Centri per i servizi culturali dell’Assessorato alla pubblica istruzione: Ba/11 di Triggiano, la struttura capofila dell’iniziativa, BA/13, sempre di Triggiano, BA/8 di Bitonto e Ba/9 di Palese. Questa costruzione, le masserie Malatesta, Caffariello e le fortificate Triggiano e Caggiano recano i segni di un insieme complesso e quanto mai interessante, tipico del passato della regione. Un habitat domestico e lavorativo, ma anche residenza collettiva e centro di vita associativa della civiltà rurale pugliese. Quelle fortificate, con recinti, mura, camminamenti, feritoie e garitte, assumevano anche funzioni difensive dell’attività agricola delle famiglie di massari e contadini che operavano all’interno e nei campi adiacenti.
A tutela e valorizzazione del patrimonio architettonico, naturale e paesaggistico di Lama Balice provvederà il progetto di parco naturale attrezzato, sostenuto dall’Amministrazione regionale. Già avviato, punta alla conservazione ma anche alla riappropriazione culturale e scientifica dell’area, per offrire ai cittadini la possibilità di trascorrervi il tempo libero e di riscoprire un rapporto corretto e diretto con la natura.
Il pieghevole è stato realizzato da Levante con il coordinamento editoriale di Bartolomeo Servodio e le foto di Giuseppe Pavone, che ha firmato la cartografia con l’ingegner Ressa.