"Il piano di rientro sanitario della regione Puglia, la cui discussione è terminata da poco, va bene", affermano dalla Regione. L'accordo dal punto di vista tecnico è stato chiuso ai tavoli romani al 100%. Resta un solo punto di criticità e di dissenso che vede la sterilizzazione degli effetti delle due leggi regionali (la legge 4 del 2010, cosiddettaLegge Omnibushttp://www.regione.puglia.it/index.php?page=burp&opz=getfile&file=s1-4.htm&anno=xli&num=40 e la legge 27 del 2009 http://www.federalismi.it/ApplOpenFilePDF.cfm?artid=14830&dpath=document&dfile=06122009103037.pdf&content=PUGLIA,+L.R.+n.+27/2009,Servizio+sanitario+regionale+-+Assunzioni+e+dotazioni+organiche+-+regioni+-+documentazione+-+ ) portate dal governo nazionale all'attenzione della corte costituzionale. Le leggi che vengono contestate dal governo centrale sono quelle relative alle assunzioni in tema di sanità e quella sui dirigenti delle Asl.

Su questo punto la regione Puglia ha manifestato piena disponibilità ad aprire da subito un tavolo tecnico per valutare specificatamente quelle norme che possono confliggere con il piano di rientro. Una sorta di monitoraggio dunque serio e approfondito per poter intervenire di conseguenza. I tecnici romani hanno acquisito la proposta della regione Puglia che sarà riportata e discussa domani in sede politica.