Ieri la conferenza stampa di presentazione del Progetto di Ricerca
Una sinergia tra enti e una visione unitaria tesa allo sviluppo culturale e sociale ha caratterizzato la presentazione del progetto "Open Sat Relaying" ieri in conferenza stampa presso il Rettorato dell'Università di Lecce. Presenti il Prof. Lorenzo Vasanelli, delegato alla Ricerca all'Università del Salento e il Prof. Franco Tommasi del Dipartimento Ingegneria dell'Innovazione; la dott.ssa Sabrina Sansonetti Presidente InnovaPuglia; l'Ing. Gabriele Conte, General Manager di Clio s.r.l.. "E' un esempio - ha spiegato il prof. Vasanelli - di dialogo tra enti e imprese che investono nella ricerca, si impiegano risorse importanti per le nuove tecnologie che siano vere innovazioni e non fonti di finanziamento. L'Università del Salento - ha concluso - ha bisogno di aziende sul territorio che ci credono e che scommettono sul futuro che è già presente".
La forza della rete, intesa come unione di energie pubbliche e private, è stato il filo conduttore portato avanti anche dalla Presidente di InnovaPuglia, Sabrina Sansonetti. InnovaPuglia stessa, nella sua mission è un'interfaccia necessaria tra l'istituzione pubblica, la Regione Puglia e il tessuto imprenditoriale: uno studio attento dei singoli progetti e una visione di largo respiro può consentire nel complesso lo sviluppo del territorio, focalizzando gli attori protagonisti che ogni giorni affrontano e si misurano con un crescente bisogno di cambiamento sociale, culturale e tecnologico. "La scelta che opera InnovaPuglia è anche di tipo etico" - ha affermato la Sansonetti - "siamo coscienti e consapevoli dell'importanza che può rivestire la ricerca e il cambiamento che questa innesca. InnovaPuglia è un supporto per le aziende che investono, in tutta la Regione su 300 progetti 48 sono in provincia di Lecce. Solo una rete tra i diversi protagonisti potrà consentire il superamento del gap che obiettivamente è sulle nostre spalle.
"La Regione Puglia in questi anni, - ha concluso la Presidente di InnovaPuglia - in linea con i programmi Europei, ha ritenuto fondamentale investire nella "cultura digitale" per promuovere l'Innovazione ritenendo che sia la principale opportunità di sviluppo per migliorare la competitività dei Territori nonchè occasione di progresso sociale e culturale. InnovaPuglia ricopre un ruolo decisivo nella programmazione strategica a sostegno della Ricerca, dell'Innovazione ed ICT, promuovendo un processo virtuoso che metta insieme la semplificazione burocratica e l'ottimizzazione e valorizzazione degli investimenti".
L'Ing. Gabriele Conte, Manager Clio s.r.l., ha ribadito, nel suo intervento, la necessità di investire in ricerca come unico antidoto per competere in un mondo chiuso e difficile in cui tutti gli altri concorrenti sono dei colossi. "Il progetto in cui abbiamo investito - ha spiegato Conte - rappresenta il futuro prossimo, è un settore di grandi aspettative e tra qui a poco molti cominceranno ad entrare e a scommettere". Rivolgendosi poi agli enti pubblici, li ha esortati ad investire in infrastrutture così come avviene per le emittenti televisive.
Il Progetto è stato ampiamente spiegato dal Prof. Franco Tommasi: "L'idea di base è molto semplice: dopo avere attrezzato un certo numero di nodi per la ricezione dei pacchetti IP multicast trasmessi via satellite dalla sorgente dello stream (i nodi chiamati R, che sta per "relayer"), si fa in modo che i nodi non attrezzati per la ricezione via satellite (chiamati H, che sta per "host", tipicamente rappresentati da un utente domestico collegato via ADSL) manifestino la loro intenzione di ricevere lo stream ad un server (CHARMS server) dedicato il quale la smista agli R che ritiene più adeguati a "girare" lo stream che stanno ricevendo all'H che ne ha fatto richiesta".
Clio S.r.l., società leader in Puglia nel mercato delle Telecomunicazioni, in collaborazione con il Dipartimento di Ingegneria dell'Innovazione dell'Università del Salento, ha realizzato un progetto di ricerca che mira a permettere l'accesso su larga scala alla distribuzione di audio-video in tempo reale senza alcun costo aggiuntivo rispetto a quello del computer e della connessione ADSL ad Internet. Le capacità di trasmissione broadcast e l'ampia copertura geografica fornita dal satellite sono la base ideale dalla quale partire per realizzare applicazioni di trasmissione dati che necessitino della funzionalità del multicast su larga scala. Tra queste, per esempio, la trasmissione di audio e video in tempo reale ad una vasta comunità di utilizzatori. Purtroppo la maggior parte delle parabole satellitari attualmente installate, sono puntate sui pochi satelliti preferiti dai broadcaster televisivi e non su quei satelliti per i quali il prezzo pagato dai fornitori di contenuti risulta essere nettamente inferiore. Per ovviare a questo problema la proposta progettuale prende in esame un'architettura di trasmissione dei flussi audio-video, ricevuti dai siti attrezzati per la ricezione satellitare, verso i loro utenti che non siamo necessariamente attrezzati con un ricevitore satellitare. In tal modo è possibile anche a chi non ha una dotazione particolare (bastano un computer ed una connessione ad Internet) seguire in tempo reale le trasmissioni audio-video.
Autore: Maria Nocera