Il Monte dei Paschi di Siena cede Biverbanca, chiude 400 filiali con 4.600 esuberi e approva il piano di sviluppo industriale al 2015: un piano all'insegna della riduzione di costi operativi per arrivare a un utile netto consolidato di circa 630 milioni. Un piano che servirà in buona parte (secondo gli analisti almeno 350 milioni l'anno) a ripagare le cedole del Tesoro, cercando di rimborsare parte dei prestiti. Complessivamente si tratta di 3,9 miliardi di Tremonti bond che per essere estinti potrebbe richiedere una ricapitalizzazione del gruppo. E anche per questo il cda ha varato una delega a un aumento di capitale da un miliardo entro i prossimi 5 anni. La riduzione complessiva del personale arriverà a oltre 4.600 dipendendenti: 1.200 con la cessione delle controllate, 2.300 con l'esternalizzazione del Back-office, ma con l'impegno di preservare i livelli occupazionali. Saranno tagliati anche 100 dirigenti: "Il resto - spiega l'ad Fabrizio Viola - è la somma tra poche assunzioni e uscite naturali e da pensionamenti".

A Lecce, come nel resto d'Italia, regna sovrana la preoccupazione dei dipendenti. Questa mattina, una delegazione è stata ricevuta dal Presidente della Provincia Antonio Gabellone con la speranza che la politica possa intercedere a chiusure e trasferimenti. Si chiede l'intervento della Regione, ma al momento non si sa bene se i tagli previsti toccheranno la Puglia e in che misura.