Daniele Galoppa liquidato dal suo stesso assistito, da Michele Misseri. Aveva preso la difesa di Misseri,estratto a sorte dal call center degli avvocati d'ufficio, il giorno in cui il contadino di Avetrana fu arrestato per l'omidio della nipote Sarah. L'avvocato Galoppa non nascose, nelle prime ore, la difficoltà a difendere colui che fu subito dipinto come il mostro dei mostro in base alle accuse mosse dalla Procura di Taranto.

Giorno dopo giorno, sottoposto a ore e ore di diretta televisiva in questo o in quello studio, il giovane avvocato Galoppa ha saputo conquistarsi credibililtà e simpatia, diventando un personaggio mediatico a tutto tondo anche lui. Tutto questo fino a quando, con l'arresto di Sabrina, gli altri familiari si sono mossi non gradendo la strategia difensiva di Galoppa fino a chiedere di nominare un altro legale. E così è stato, ad affiancare Daniele Galoppa è entrato l'avvocato Francesco De Cristofaro facendo perdere a Galoppa la nomina di ufficio perchè così prevede la legge. Ieri l'epilogo. A Daniele Galoppaè stata revocatala nomina al penalista grottagliese. Lunedì scorso Galoppa si era recato in visita da Misseri, trovandolo, in lacrime. "Ti prego, non mi abbandonare" avrebbe detto Michele all'avvocato Galoppa, riferendosi alle voci circolate nei giorni scorsi, quando l'avvocato tarantino non aveva nascosto il suo disappunto per l'estenuante tira e molla di Misseri riguardo alla versioni circa il delitto di Avetrana e in particolare sul ruolo della figlia Sabrina, in carcere dal 15 ottobre, proprio per le dichiarazioni del padre.