Lui avrebbe solo occultato il cadavere
Altro che scagiornarla. Michele Misseri in un interrogatorio fiume ha raccontato l'ottava verità ma questa volta, pare, per la prima volta, senza tentannamenti e in maniera esatta tanto che glil investigatori non hanno avuto nulla da ribattere, ascoltavano e basta. La confessione è arrivata davanti alla criminologa della difesa Roberta Bruzzone convinta che la verità non fosse quella descritta da Misseri fino a quel momento. Arriva allora il racconto di Michele Misseri come se fosse un fiume in piena. Racconta tutto e lascia a sè solo la responsabilità di aver occultato il cadavere della piccola Sarah. Gli investigatori si sono precipitati subito in carcere ad assistere a quanto raccontava Misseri e lì sono rimasti cinque ore, tanto è durato il racconto con i dettagli di Misseri.
Alle 17.30 nel carcere di Taranto erano arrivati anche il procuratore capo Franco Sebastio e il comandante provinciale dei carabinieri Giovanni Di Blasio. Ne sono usciti poco dopo le 21, dribblando giornalisti e cameramen. Poi, il legale di Misseri, Daniele Galoppa, aveva alimentato la curiosità. In collegamento telefonico con il programma Quarto grado: "Il mio assistito ha fatto rivelazioni clamorose, ma non posso dire altro, perché così siamo rimasti d'accordo con gli inquirenti. Saprete tutto la prossima settimana. Misseri comunque sta benissimo e intende andare fino in fondo.
Intanto Sabrina si dice innocente e martedì il Tribunale del Riesame deciderà se lasciarla in carcere o meno. I suoi racconti non convincono nessuno, n particolare quelli che sottolineano gli spostamenti. Gli inquirenti continuano ad inquadrare un buco di una quarantina di minuti, dopo che le due ragazze si sono separate. Durante le ricerche di Sarah in città, infatti, ad un certo punto Mariangela lasciò la sua auto. Montò in quella di Carlo Alessio Pisello, l'amico che si era subito accodato alle ricerche. Sabrina, invece, si unì alla madre. Ma è da questo momento che si confondono le acque. E parte quel buco di circa 40 minuti. In quel momento è in azione anche Misseri che porta in contrada Mosca il cadavere per nasconderlo nella cisterna. Comprendere cosa abbia fatto in quei 40 minuti e con chi fosse davvero Sabrina potrebbe consentire di scrivere una volta per tutte la verità. Ed è sempre in quest'ottica che gli inquirenti hanno effettuato altri interrogatori. Sono stati ascoltati alcuni vicini dei Misseri. Gente che aveva già testimoniato, ma alla quale è stato chiesto di fare uno sforzo di memoria nel ricordare ogni particolare di quel giorno.