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Data: 05/01/2017 - Ora: 09:34
Categoria:
Economia
Tale situazione determina il permanere di uno stato di disagio e precarietà da parte dei lavoratori che potrebbe sfociare in problematiche di ordine e sicurezza pubblica
ore 17.00 Risposta dell'assessore Leo: Leo su vertenza LSU e impegno Regione
L’assessore al Lavoro e Formazione Professionale, Sebastiano Leo, ha diffuso la seguente dichiarazione sulla questione degli ex Lavoratori Socialmente Utili: "Ho espresso nei giorni precedenti la mia preoccupazione per quella che è stata un'assunzione di responsabilità dimenticata a Roma. Prima il mancato inserimento nel maxi-emendamento alla legge di stabilità del finanziamento di un anno di proroga per le attività svolte dai lavoratori socialmente utili, poi l'assenza di una soluzione per questi lavoratori nel decreto mille proroghe".
"Dal Ministero – ha detto - hanno fatto richiesta solo pochi giorni fa dei dati in merito ai lavoratori socialmente utili pugliesi allo scopo di predisporre la convenzione che consentirà la prosecuzione delle attività di questi lavoratori per tutto il 2017. Nell'attesa che il Ministero dia disposizioni, come avevo già annunciato qualche giorno fa, la Regione Puglia si assumerà l'impegno di garantire i lavoratori impegnati in attività di pubblica utilità per il mese di gennaio. Quanto prima, quindi, porterò in Giunta la delibera attraverso la quale assicurare la prosecuzione delle attività degli lsu pugliesi".
"Del resto, come è stato sottolineato nell'incontro svoltosi ieri presso la Prefettura di Lecce, in qualità di assessore al Lavoro ho più volte dato prova di volermi attivare per una risoluzione definitiva di questa problematica, che ha condannato a una perenne precarietà questi lavoratori, che svolgono in tante circostanze mansioni importanti per assicurare il funzionamento dei nostri comuni. La nostra è stata la prima regione italiana ad aver presentato un piano per la stabilizzazione dei lavoratori socialmente utili. Già lo scorso mese di agosto, ricevemmo con una comunicazione scritta parole di apprezzamento da parte del Ministero per la tempestività con cui avevamo trasmesso il nostro piano di incentivazione per la stabilizzazione dei lavoratori socialmente utili in utilizzo presso le pubbliche amministrazioni.
Adesso, mi aspetto che il Ministero dia nel più breve tempo possibile disposizioni per il rinnovo della convenzione. Auspico vivamente, però, che quella lettera con cui fu espresso vivo apprezzamento per il nostro lavoro fatto dai nostri uffici non resti lettera morta. Faccio mie le istanze delle rappresentanze sindacali e dei lavoratori socialmente utili affinché si avvii presto il percorso che porti alla stabilizzazione di lavoratori che da troppo tempo vivono una condizione di sofferenza e insopportabile precarietà".
Cgil Cisl e Uil dopo aver manifestato, questa mattina 4 gennaio, davanti alla sede della Prefettura a Lecce al fianco dei lavoratori Lsu della provincia, sono stati ricevuti dall’autorità prefettizia, insieme a una delegazione di Lsu. In allegato il verbale sottoscritto. Come sottolineato nel documento stilato in Prefettura questa mattina, "la manifestazione è stata indetta per richiamare l’attenzione sulle problematiche occupazionali, urgenti e di prospettiva, in considerazione dell’assenza dei fondi necessari per la continuità del progetto Lsu (con relativa sospensione dei lavoratori delle amministrazioni locali, in assenza della convenzione firmata annualmente dal Ministero del lavoro e dalla Regione Puglia). Tale situazione determina il permanere di uno stato di disagio e precarietà da parte dei lavoratori che potrebbe sfociare in problematiche di ordine e sicurezza pubblica".
I Segretari provinciali di Cgil Cisl Uil, Valentina Fragassi, Antonio Nicolì e Salvatore Giannetto, presenti all’incontro, ribadiscono anche nel verbale che "la questione riguarda oltre 400 lavoratori nella provincia di Lecce, privati, dal 1^ gennaio, del sussidio connesso alle prestazioni lavorative svolte, indispensabile per la sopravvivenza degli stessi e delle rispettive famiglie".
Inoltre rappresentano "che sia necessario un coordinamento tra le istituzioni per giungere ad azioni condivise finalizzate alla stabilizzazione dei lavoratori, anche nel rispetto degli impegni assunti nella riunione del 30 giugno 2015 con l’assessore al Lavoro della Regione Puglia Sebastiano Leo, nel corso della quale la Regione proponeva un piano triennale da condividere con il governo per la stabilizzazione degli Lsu della provincia".
Nota per la stampa
Cgil Cisl e Uil dopo aver manifestato, questa mattina 4 gennaio, davanti alla sede della Prefettura a Lecce al fianco dei lavoratori Lsu della provincia, sono stati ricevuti dall’autorità prefettizia, insieme a una delegazione di Lsu. In allegato il verbale sottoscritto. Come sottolineato nel documento stilato in Prefettura questa mattina, "la manifestazione è stata indetta per richiamare l’attenzione sulle problematiche occupazionali, urgenti e di prospettiva, in considerazione dell’assenza dei fondi necessari per la continuità del progetto Lsu (con relativa sospensione dei lavoratori delle amministrazioni locali, in assenza della convenzione firmata annualmente dal Ministero del lavoro e dalla Regione Puglia).
Tale situazione determina il permanere di uno stato di disagio e precarietà da parte dei lavoratori che potrebbe sfociare in problematiche di ordine e sicurezza pubblica".
I Segretari provinciali di Cgil Cisl Uil, Valentina Fragassi, Antonio Nicolì e Salvatore Giannetto, presenti all’incontro, ribadiscono anche nel verbale che "la questione riguarda oltre 400 lavoratori nella provincia di Lecce, privati, dal 1^ gennaio, del sussidio connesso alle prestazioni lavorative svolte, indispensabile per la sopravvivenza degli stessi e delle rispettive famiglie".
Inoltre rappresentano "che sia necessario un coordinamento tra le istituzioni per giungere ad azioni condivise finalizzate alla stabilizzazione dei lavoratori, anche nel rispetto degli impegni assunti nella riunione del 30 giugno 2015 con l’assessore al Lavoro della Regione Puglia Sebastiano Leo, nel corso della quale la Regione proponeva un piano triennale da condividere con il governo per la stabilizzazione degli Lsu della provincia".
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