Grazie alle pressioni e alle sollecitazioni di Cgil Cisl Uil e Spi Fnp e Uilp Regionali, è stata approvata nella seduta di ieri del Consiglio Regionale la "Legge regionale sulla non-autosufficienza". La Legge ha ottenuto il voto unanime del Consiglio Regionale, l'immediata esecutività e non ha subito modifiche rispetto al disegno di legge portato in aula dalla Giunta. Tale successo è da attribuirsi al confronto puntuale, in tutte le fasi della formulazione del provvedimento, tra il Governo regionale le forze sindacali. La Legge regionale sulla non-autosufficienza ha il pregio di superare la logica delle erogazioni dirette dei contributi in luogo di una più efficace offerta di servizi socio-sanitari, in stretta sinergia con la programmazione dei Piani di Zona. Meritoriamente la Regione non ha seguito il Governo nazionale sulla strada dei tagli al fondo nazionale, attuati con la Finanziaria 2010 e di aver mantenuto, invece invariato lo stanziamento di 15 milioni del fondo regionale sulla materia. L'approvazione di questa legge pone, ancora una volta, la Puglia all'avanguardia sul piano delle tutele dei diritti dei cittadini, a partire da quelli più fragili. Ben altra sensibilità si dimostra invece a livello nazionale dove, mentre il Governo taglia il Fondo nazionale per le non autosufficienze, il Parlamento tiene nel cassetto una proposta di legge, analoga a quella approvata in Puglia che, promossa da Cgil Cisl Uil nazionali insieme ai rispettivi sindacati dei pensionati, ha raccolto oltre un milione di firme.