Antonio Rotundo parla del referendum sull'abrogazione dell'attuale legge elettorale anche se non rinuncia a definire la legge presentataa dal Pd da circa un mese "una ottima riforma della legge elettorale imperniata sul collegio uninominale a doppio turno". "Avevamo legittimamente immaginato - dice Rotundo - e sperato che di fronte a questa iniziativa corale ed unitaria del primo partito dell'opposizione le acque si smuovessero, ma purtroppo bisogna registrare che così non è stato". Che fare allora? Tentennare come qualcuno nel Pd o scendere in campo come ha fatto Prodi firmando convintamente in queste ore?

"E' evidente che a questo punto - continua Rotundo - l'unico treno che passa per la riforma è quello del referendum popolare ed è per questo che stamattina ho firmato i quesiti presso la segreteria del comune. Se vogliamo davvero azzerare le liste bloccate e ridare ai cittadini il potere di scegliere i propri parlamentari non c'è altra strada se non quella di cancellare con il voto dei cittadini l'attuale legge porcata ripristinando la legge Mattarella con i collegi uninominali. Da qui il mio invito al Pd perché appoggi senza incertezze il referendum ed organizzi i banchetti per la raccolta delle firme raccogliendo in questo modo una forte domanda in tal senso che viene dai cittadini".