Adoc e Legambiente chiedono con urgenza un tavolo di confronto con le istituzioni locali
Legambiente e Adoc si muovono unite contro gli abusi e gli illeciti ai danni dell'ambiente salentino, quotidianamente sotto attacco da parte di persone che intendono usarlo senza il minimo rispetto e funzionalizzarlo ai soli interessi economici "mordi e fuggi". Sebbene la Natura sembri subire in silenzio tale aggressione, la sua risposta ha tempi lunghi che non si misurano con i giorni. Lo sbancamento di dune, ad esempio, oltre a distruggere la biodiversità, rende più vulnerabili le nostre spiagge nei confronti dell'erosione naturale del mare e quindi si traduce, nel lungo periodo, in un danno enorme, non solo sotto il profilo ambientale, ma anche economico. Legambiente e Adoc lanciano un accorato appello affinché l'Amministrazione Comunale di Gallipoli acceleri il processo di chiusura al traffico della litoranea sud a partire dal Lido San Giovanni fino, almeno, al Canale "Li Foggi", come ormai da tempo proposto da Legambiente: l'accesso dei turisti alle spiagge prospicienti la Baia Verde può tranquillamente essere garantito realizzando un park&ride in zona Lido San Giovanni, un parcheggio di interscambio servito da pullmini navetta elettrici o a metano diretti alle spiagge stesse. Sarà più dura da oggi interloquire con il primo cittadino di Gallipoli in seguito alle dimissioni di Venneri di sabato scorso, ma tant'è, le associazioni di consumatori e ambientaliste ci provano, magari saranno ascoltate dal Commissario prefettizio che si dovrebbe insediare in città già dai prossimi giorni.
Ciò per tamponare l'emergenza di luglio e agosto. Ma, come prospettiva di medio periodo, è assolutamente necessario dismettere quel tratto di strada, con la rimozione dell'asfalto, la rinaturalizzazione dell'area e il conseguente instradamento dei flussi di traffico veicolare privato su direttrici alternative, meno impattanti sul delicato territorio costiero. E' quanto prevede il concorso di idee indetto dall'Amministrazione Comunale gallipolina, i cui progetti selezionati sembrano finiti in un cassetto in attesa di finanziamento. Adoc e Legambiente chiedono che il sindaco di Gallipoli si attivi per la convocazione urgente di un tavolo tra le istituzioni interessate e le associazioni della cittadinanza attiva per discutere delle iniziative più opportune a tutela del territorio. Adoc e Legambiente inviano inoltre un pressante appello alle Associazioni di categoria dei balneari, sempre pronte a difesa dei concessionari, a sensibilizzare e a responsabilizzare i loro associati sul rispetto delle leggi a tutela dell'ambiente e ad unirsi a questa richiesta di migliore gestione dell'area secondo i principi della sostenibilità ambientale. .Adoc è a disposizione presso la propria sede è aperta tutti i giorni (escluso sabato e festivi) dalle ore 9.00 alle 13.00, in via P. Palumbo, n^2, tel. 0832.246667, e-mail: lecce@adocpuglia.it.