L'assessore allo Sport, Maria Campese risponde al consigliere Salvatore Negro, che aveva sollecitato una presa di posizione del governo regionale in merito alla decisione della Lega di Serie B circa la retrocessione del Lecce Calcio in Prima Divisione, ancor prima che sulla vicenda si sia pronunciata la Corte d'appello federale. Di seguito, il testo della risposta: "Egregio presidente, come può ben immaginare non è nostro compito sostenere in sede politico-istituzionale quanto da lei richiesto alla Regione Puglia. "Personalmente ritengo i fatti di cui il Lecce Calcio si sarebbe macchiato di enorme gravità, ma non spetta al Governo regionale pronunciare condanne, emettere verdetti di assoluzione o interferire sul lavoro della magistratura, sia essa ordinaria che sportiva.

"Il ruolo della Regione è quello, tra gli altri, di incentivare le buone pratiche sportive e lo sport per tutti (e per tutte): chiedere il rinvio delle prime giornate di campionato del Lecce, in attesa del pronunciamento dell'Arbitrato sportivo, è scelta legittima, ma che attiene esclusivamente alla Società e ai suoi legali, anche laddove – come Lei teme – il comportamento fin qui riservato al Lecce non sia stato equilibrato ma, come lei teme possa apparire, discriminatorio e pregiudizievole.

"Al Governo Monti abbiamo ben altro da sollecitare, anche per quanto attiene lo sport, considerati i privilegi riservati al calcio e le briciole dei finanziamenti destinati alle altre discipline ed allo sport di base. Ma non per questo l'Assessorato non è attento a ciò che accade anche in ambito professionistico. "L'auspicio è che il Lecce Calcio possa vincere il ricorso e, soprattutto, l'appello, in modo da cancellare le accuse e, come sperano i tifosi pugliesi, riprendersi la B. Anche a campionato iniziato. "