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Lecce, sequestrati i palazzi delle facoltà umanistiche, Laforgia: fiducia nella magistratura

Data: 26/05/2011 - Ora: 16:29
Categoria: Cronaca

nel terreno sono infatti presenti valori di idrocarburi di gran lunga superiori a quelli consentiti dalla legge

Sei palazzi destinati ad ospitare locali dei dipartimenti delle facoltà umanistiche, ai quali ieri mattina i carabinieri del Nucleo operativo ecologico (Noe), agli ordini del capitano Nicola Candido, hanno apposto i sigilli in virtù di un decreto di sequestro preventivo emesso dal giudice per le indagini preliminari Nicola Lariccia su richiesta del sostituto procuratore Angela Rotondano. Il provvedimento è stato emesso sulla scorta dei risultati degli esami effettuati dall'Arpa: nel terreno sono infatti presenti valori di idrocarburi di gran lunga superiori a quelli consentiti dalla legge. Sostanze che, se presenti in quantità eccessive, potrebbero seriamente danneggiare la falda acquifera. Un odore forte, sgradevole, a tratti insopportabile che proveniva dalla zona dove sorge il cantiere: circa sei ettari, ovvero 60mila metri quadrati. Nell'ottobre scorso uno dei residenti della zona aveva deciso di rivolgersi ai carabinieri del Noe, segnalando il problema e sollecitando un intervento urgente. È bastato questo al pm Rotondano per avviare un'inchiesta. Al momento, il fascicolo è ancora contro ignoti.

L'ipotesi di reato ravvisata dai militari del Noe è quella di avvelenamento colposo delle acque. Questo, precisamente, è proprio quello che potrebbe accadere. Il Rettore dell'Università del Salento Domenico Laforgia dichiara quanto segue: «Non è possibile accertare l'entità del problema prima del completamento delle indagini in corso, che ci diranno quanto è estesa l'area eventualmente interessata dalla presenza di sostanze inquinanti. Durante i lavori di scavo non sono emerse altre situazioni di inquinamento oltre l'unica accertata dai carabinieri del Noe e per tempo sottoposta a sequestro.

Non ci risultano odori di idrocarburi all'interno del cantiere né altre situazioni di disagio. Abbiamo massima fiducia nel lavoro della Magistratura, ma è importante che l'accertamento avvenga in tempi rapidi. Confidiamo, infatti, nella celerità degli interventi, considerando che la struttura in costruzione ci è stata finanziata con fondi europei e che siamo vincolati a tempi ben precisi. Non vorremmo perdere i finanziamenti per un problema su cui non abbiamo alcuna responsabilità».

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