Ancora un successo per il Lecce, che grazie alla vittoria in rimonta contro il Portogruaro mantiene l’imbattibilità e si porta a quota 25 punti in classifica, sempre più al comando considerando anche la gara in meno da recuperare contro il Lumezzane.Ad ogni buon conto, va detto che non si è trattato di una gara semplice per Lerda ed i suoi ragazzi, che si sono trovati davanti un avversario che soprattutto nella prima frazione di gara ha creato decisamente molti pericoli grazie alle ottime ripartenze e ad ottimi schemi sui calci piazzati, che hanno messo in serie difficoltà la retroguardia giallorossa.

Il Lecce è partito con un inedito 3-5-2, anche a causa delle numerose assenze (Memushai, Ciricò e Foti), con Benassi tra i pali, Diniz, Esposito e Di Maio in difesa, Vanin, De Rose, Giacomazzi, Bogliacino e Tomi a centrocampo, Pià e Falco davanti.
Il ritmo è basso, al Lecce manca la regia dell’albanese Memushai, ma l’impressione è che un Pià molto voglioso di realizzare il primo gol in campionato ed un Falco abbastanza ispirato possano risolvere la gara in ogni momento.
Invece, al 18^, arriva la doccia fredda per i 5.805 presenti al Via del Mare, poiché Patacchiola sfrutta un’azione di calcio d’angolo e porta in vantaggio gli ospiti, complice una difesa giallorossa fin troppo disattenta.
Il Lecce reagisce a testa bassa e dopo alcune discese di Diniz e alcuni tentativi di Bogliacino, una bella combinazione tra De Rose, Tomi e Falco porta quest’ultimo ad essere atterrato in area da Blondett, che si salva dal rosso, rimediando solo un cartellino giallo tra le proteste dei giallorossi.
Rigore ineccepibile che al 28^ Pià trasforma, regalando al Lecce il pari e regalandosi quel primo gol che stava aspettando ormai da tempo.
Due minuti dopo sembra l’arbitro che Sacchi conceda un altro rigore per un atterramento dello scatenato Falco, che tuttavia, dopo una consultazione con il guardalinee diventa solo punizione dal limite (effettivamente il fallo è parso fuori area), peraltro non sfruttata adeguatamente.
La prima frazione si chiude quindi con il Lecce con in mano una sterile supremazia territoriale, ma con il Portogruaro che in più occasioni sfiora il nuovo vantaggio.
Nella ripresa il piglio del Lecce è totalmente diverso, evidentemente l’intervallo è stato utile per Lerda che ha strigliato i suoi.
Infatti, finalmente la formazione giallorossa smette di intasare le vie centrali e comincia a sfruttare adeguatamente le fasce dove Tomi e soprattutto Vanin possono fare la differenza.
Così, dopo una serie di cross dalla destra, tra Falco e Vanin, con un gol di testa di Pià annullato, arriva il 2-1.
Caparbia azione sulla sinistra con cross di Tomi che attraversa l’area di rigore e trova il piede di Vanin che insacca con una volee di destro.
È il 60^ e si può dire che la partita del Portogruaro termina qui.
Infatti il Lecce non corre più rischi ed al contrario legittima il successo con delle belle ripartenze che meriterebbero maggior fortuna, soprattutto con un tiro di Falco dalla distanza fuori di un soffio, con un destro a fil di palo di Giacomazzi dopo l’ennesima bella discesa del nuovo entrato Semenzato ed un’azione in contropiede di Malcore, subentrato a Pià, che sbatte sul portiere Tozzo in uscita.
Finisce quindi, ancora una volta con i giallorossi sotto la curva a raccogliere il meritato applauso dei tifosi per una vittoria che seppur non straripante, anche grazie agli avversari, bravi soprattutto nella prima frazione di gara, è sicuramente meritata e conferma la superiorità del Lecce, anche quando è priva di giocatori importanti.
Unico neo, ancora una volta, le disattenzioni della difesa giallorossa, che continua a subire gol su calci da fermo.
Questi i migliori.
Vanin 7 : Merita la menzione per il gol vincente e perché soprattutto nella ripresa è stata una vera e propria spina nel fianco per gli avversari.
Tomi 6,5 : Sbaglia tantissimo ma ha il merito di essere sempre nel vivo delle azioni giallorosse.
Pià 6,5 : Si sblocca e finalmente trova il primo gol. Regge tutto il peso dell’attacco;
Falco 6,5 : Non segna ma sfiora il gol con una pregevole azione personale e soprattutto tiene palla, corre e costringe gli avversari a numerosi falli, compreso quello da rigore.