Primo verdetto basato sulle prove d'indagine: non ci fu violenza sessuale su Sarh. La notizia arriva il giorno del suo compleanno. L'accertamento del Ris non evidenzia tracce di violenza sul cadavere di Sarah Scazzi. È questo il primissimo verdetto del tampone eseguito sul corpo della quindicenne assassinata ad Avetrana lo scorso 26 agosto. L'esame dei carabinieri esperti in investigazioni scientifiche sarà approfondito nei prossimi giorni, ma al momento è stato possibile isolare solo il Dna della vittima.

Il che vuol dire che non sono state trovate tracce organiche di Michele Misseri, lo zio della ragazza che aveva raccontato di aver oltraggiato il corpo della nipote, subito dopo averla strangolata. In realtà lo screening non va catalogato come definitivo. Anche perché sarà ripetuto per verificare se l'acqua in cui il corpo è stato immerso per 40 giorni possa aver eliminato altre tracce di Dna. Un esame complesso sul cui risultato definitivo ovviamente pesano le circostanze del ritrovamento del corpo della povera Sarah.