La recente iniziativa della FLAI-CGIL nelle campagne della Capitanata ha confermato nell'esperienza diretta dei sindacalisti la validità dei dati sul lavoro nero presentati dalla Cgia di Mestre.
Dice Losappio: "Ricordo che questi –pur riferiti al 2005- denunciano quasi 3 milioni di lavoratori in "nero", metà dei quali nel Mezzogiorno; lavoratori privi di garanzie, di tutele, ad altissimo rischio di incidentalità e spesso nelle mani dei caporali e della criminalità .
La Puglia, con il suo tasso di irregolarità del 16,4%, offre purtroppo il suo contributo soprattutto nel settore agricolo, dell'edilizia e dei servizi ed è ben lontana dall'8% dell'Emilia o della Lombardia.
E' proprio quello che la CGIL ha riscontrato sul campo in questi giorni. "Una verità che la Regione intende affrontare per marcare una inversione di tendenza.
Si tratta di dare applicazione alla legge regionale 28/06 che va praticata non solo con il controllo della Guardia di Finanza –così come si sta facendo grazie ad una convenzione recentemente prorogata- ma con l'applicazione delle sanzioni per le imprese scorrette a partire dalla definizione del meccanismo degli indici di congruità, particolarmente urgenti in agricoltura.
L'impegno dell'Assessorato è dunque quello di dare gambe entro il 2009 a una delle leggi più avanzate della Regione, riconosciuta e premiata anche dall'Europa, per contrastare con il massimo dell'efficacia una delle "storiche" emergenze della Puglia."