Le ricerche per ritrovare Sarah, la ragazza quindicenne scomparsa da Avetrana il 26 agosto scorso continuano ma molto di più ci si sofferma a capire dove sta l'inghippo che potrebbe portare alla soluzione del caso, scavando tra le pieghe dei rapporti che Sarah aveva con la cugina Sabrina e con alcuni amici. Gli investigatori vedono strane alcune coincidenze che incasi come questo non hanno motivo di esistere. I dubbi riguardano due aspetti: la litigata, forte o meno che sia stata, tra la ragazza scomparsa con la cugina Sabrina, litigata avvenuta il giorno prima, motivo del contendere l'amico Ivano, il pasticcere del paese che a quanto pare piaceva a entrambe.

Sabrina, nei lunghi interrogatori che ha avuto all'indomani della scomparsa di Sarah, non ha mai accennato al litigio fino a quando una testimone nonne ha parlato con i magistrati aggiungendone i particolari. Sabrina ha ammesso il litigio ma l'ha derubricato a una semplice diversità di vedutee nulla più. L'altro aspetto attenzionato dalla Procura è il telefonino scomparso e ricomparso in parte bruciato tra le stoppie, ritrovato proprio dal padre della cugina Sabrina. Un coincidenza non di poco conto. Anche perchè sembra essere esclusa l'ipotesi che il cellulare possa essere stato buttato subito dopo la scomparsa di Sarah, perchè, malgrado in zona ci siano stati due nubifragi, non vi è la presenza di ossidazione nei meccanismi interni. Quando è stato buttato il cellulare? E perchè proprio in quel campo dove c'è stata la presenza di un familiare di Sabrina? Insomma, si chiedono gli inquirenti: questi indizi in quale direzione portano?