E' la tecnologia che ci rovina. Non ci sono scuse che tengono. Il tempo ci ha messo davanti nuovi strumenti, nuovi linguaggi e nuove azioni che inevitabilmente hanno i loro lati positivi ma anche quelli negativi.

Trent'anni fa le parole, o meglio i verbi "copia e incolla" avevano il loro significato, e punto. Oggi no. Il copia e incolla è un'arte praticata, ahinoi, dagli studenti che devono scrivere la tesi di laurea e che prendono spunto da tutto ciò che trovano online, è praticata da chi ha difficoltà a scrivere qualcosa e allora per facilitarsi il lavoro la prende dal web, e a quanto pare anche da chi è chiamato a presentare un programma elettorale.
A lanciare il sasso senza ritirare la mano è stata Loredana Capone, che grazie ad un controllo certosino sul programma di Paolo Perrone del 2007 e su quello del 2012 ha riscontrato che l'attuale Sindaco l'arte del copia e incolla la pratica su se stesso. I due programmi sono risultati simili in molti punti, ed è partita l'accusa.
"Quando sono stati resi pubblici i programmi elettorali- ha prontamente replicato il Sindaco sulla sua bacheca Facebook- mi sono subito reso conto che la candidata del centrosinistra aveva copiato, interventi e riflessioni dai programmi dell'attuale sindaco di Milano Pisapia e dell'ex ministro Livia Turco. Ma non sono entrato nel merito, è questione di stile. Appena presentata la parte del mio programma elettorale relativa al Welfare, Loredana Capone ha subito gridato allo scandalo. Non capisco quale sia il problema, si chiama "continuità amministrativa": ho riproposto dei punti del mio programma del 2007 per queste amministrative, certo. Sono interventi realizzati e che intendo confermare o che, non essendo riuscito a portare a termine in questo mandato, mi prefiggo di concretizzare nel prossimo".
Continuità amministrativa la chiama il Sindaco Perrone, mentre la vicepresidente della Regione, nonché diretta competitor di Perrone alle prossime amministrative confessa di aver preso spunto dai programmi dei candidati Sindaco citati da Perrone per creare una strategia per Lecce.
Copiare è un'attività innata, un talento. Saperlo fare o meno, emerge già sui banchi di scuola. Quindi, anche in età più matura, prima di provare a farlo conviene pensare alle proprie capacità, all'occhio lesto sul foglio del compagno, alla capacità di cambiare le parole per non far notare all'insegnante che il proprio compito è praticamente identico a quello di qualcun altro.
Ripensare all'ansia nel compiere quei gesti che ha colpito tutti in età scolare, probabilmente, può bloccare le mani pronte ad evidenziare una bella frase su un vecchio o anche più recente foglio Word per poi incollarla su uno nuovo. Perchè copiando si è soggetti a critiche, anche se le motivazioni nascono in buona fede.