L'onore e il rispetto sono valori ormai perduti, vecchie mummie chiuse nei sarcofagi della letteratura etica, figli di una morale naufragata sull'isola deserta della dignità umana.

Eppure, a fronte di un tempo vile nel quale siamo chiamati ad esistere, onore e rispetto trovano qualche robusto presidio a cui affidarsi. Massimiliano La Torre e Salvatore Girone sono il presidio di questi valori.
Non importa cosa abbiano fatto quel giorno, su quella nave (i soldati fanno un lavoro triste imparentato spesso con la morte, propria o di altri), non importa se siano innocenti o colpevoli dinanzi ai tribunali (vedremo) ma conta solo il rispetto della parola data e la coerenza di certi gesti.
Una scelta sofferta quella di tornare a casa dopo mesi di detenzione in un Paese lontano, per poi far ritorno in quel luogo dal quale non si sa se potranno mai liberarsi del tutto. Fra il rischio della condanna e un lungo esilio forzato il Natale dei sue Marò non deve essere stato dei più lieti, ma a chi pensava che fosse solo un pretesto per fuggire, i soldati pugliesi hanno disposto nel modo più congeniale alle nostre Forze Armate.
La Torre e Girone avvertono il mondo che la licenza concessa loro non fu un escamotage, ma fu vera gloria, per il trionfo dell'onore e l'affermazione del rispetto.
l'Italia è anche questa, ragazzi. Non è solo bugie politiche o tafferugli di piazza, non è "vince chi è più furbo" o "è bravo chi fotte". E' soprattutto onore e rispetto, due sfumature di colore essenziale che fanno sventolare alto, più in alto, il Tricolore italiano.
Auguri soldati e grazie per il coraggio con cui avete aperto il 2013

Foto da www.mensilepoliziadistato.it