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Data: 21/07/2010 - Ora: 09:28
Categoria:
Economia
Venerdì 10mila imprenditori della Coldiretti delle Regioni del Mezzogiorno a Bari
La Coldiretti in prima linea contro la manovra finanziaria 2010 che prevede la sospensione delle multe sulle quote latte e nulla prevede per la fiscalizzazione degli oneri sociali, la proroga del gasolio agevolato per le serre e il fondo bieticolo-saccarifero. Massiccia la presenza degli imprenditori agricoli pugliesi aderenti a Coldiretti, ieri, alle ore 10,00, su Piazza Montecitorio, per seguire in diretta la discussione della Manovra alla Camera dei Deputati.
Venerdì si replica: 10mila imprenditori agricoli delle regioni del Mezzogiorno, Puglia, Basilicata, Calabria, Campania e Molise si danno appuntamento a Bari, su Piazza Diaz, per raggiungere in corteo il piazzale antistante la Prefettura di Bari e illustrare le proposte della Coldiretti sulla ‘Manovra'.
"Abbiamo scelto la strada della legalità e della trasparenza – dice il Presidente della Coldiretti Puglia, Pietro Salcuni – e stiamo perseguendo l'obiettivo con forza e determinazione. Ma lo Stato deve rispettare gli stessi principi. Pertanto, se proprio gli accertamenti in corso sono tanto necessari da determinare nella manovra la sospensione delle rate delle multe sulle quote latte, noi aspettiamo che i ragionieri dello Stato rifacciano i loro conti, ma intanto restituiscano i soldi a tutti gli allevatori che hanno versato multe non dovute e acquistato quote non necessarie calcolate su dati che lo stesso Stato, oggi, con tanto di legge, non ritiene ancora certi".
"Lo stato di mobilitazione si è reso necessario – incalza il Direttore della Coldiretti Puglia, Antonio De Concilio – anche perché scadono proprio a luglio, senza che il Governo abbia previsto alcuna proroga, due misure importanti per il settore. Infatti, il 21 luglio scade il ‘bonus gasolio', in altre parole il carburante agevolato per le serre, ed il 31 luglio scade la proroga della fiscalizzazione degli oneri sociali per le imprese che operano nelle zone svantaggiante e di montagna e che assumono manodopera".
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