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Data: 09/05/2012 - Ora: 18:11
Categoria:
Cronaca
Prima dichiarazione del sindaco rieletto relativa a un caso di lavoro
Il sindaco Paolo Perrone, rieletto egregiamente due giorni fa, sceglie un argomento spinoso quanto grave accaduto proprio nei giorni delle elezioni. Un cameramen di Lecce aveva dichiarato su Facebook che non percepiva lo stipendio da più di un mese e la conseguenza è stata un repentino licenziamento. "Ho seguito per via indiretta la vicenda di Vincenzo Siciliano. - dice Perrone - L'appello coraggioso prima e l'amaro epilogo dopo, sono stati perfettamente concomitanti con i momenti più concitati della mia campagna elettorale: le ore del voto, lo spoglio e la mia riconferma. Oggi, a mente lucida e a tensione smaltita, sento il dovere di dire la mia. Il licenziamento di un lavoratore, soprattutto se improvviso, immotivato e probabilmente riconducibile alla libera rivendicazione dei propri diritti, è un atto di scorrettezza e di ingiustizia, umana e professionale. In un momento di crisi diffusa, come quello che stiamo vivendo, le azioni brusche non possono mai essere condivise, perché possono minare gli equilibri di una persona, prima che di un lavoratore. Da una parte ci sono le aziende che annaspano, dall'altra, i lavoratori portati al limite della sopravvivenza. L'ho sempre detto: un sindaco non può obbligare i datori di lavoro alla conservazione dei posti. Può però farsi promotore e portavoce di percorsi di sensibilizzazione che, mi auguro, possano portare anche a qualche risultato. Ed è questo il mio augurio. La difficile situazione che l'emittenza locale sta vivendo, così come numerosi altri settori della nostra economia, è un dato di fatto. Ogni giorno decine di persone vengono mandate a casa, messe in cassaintegrazione o licenziate. È relativamente lontana anche la vicenda della sede leccese di Studio 100 Tv, costretta alla chiusura dalle mancate entrate e dai ritardi nei pagamenti. Parlarne, non è un atto di ritorsione, bensì uno spunto di riflessione. Ecco perché il licenziamento di Vincenzo Siciliano, se veramente riconducibile al suo appello pubblico su Facebook, mi sembra quanto mai inopportuno e meritevole di ridiscussione. Sono a conoscenza del movimento e del fermento nato immediatamente tra gli operatori dell'informazione a difesa del loro collega e di tutti i colleghi che si trovano in difficoltà o in situazioni non prettamente regolari. Condivido pienamente questa unione di intenti. Domani la sala dell'Open Space del Comune di Lecce sarà a disposizione di tutti coloro che vorranno partecipare ad una assemblea riguardante i problemi legati all'intero mondo dell'informazione. La persona del sindaco è a completa disposizione di quanti, in questa categoria come in tutte le altre, vorranno far valere i propri diritti. Intanto, a Vincenzo Siciliano, amico e professionista, tutta la mia solidarietà e l'augurio che possa ritrovare presto la serenità ed una ricollocazione lavorativa".
Autore: Maria Noera
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di Maria Nocera
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