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Data: 12/11/2010 - Ora: 08:38
Categoria:
Cronaca
"Troppo impacciato nel ripetere la scena del delitto. E ancora: "Soffocata in tre minuti con una cintura unisex diversa da quella indicata dallo zio"
La Procura non ha mai creduto alla confessione iniziale di zio Michele. Il suo racconto faceva acqua da tutte parti tanto che sbottarono in un laconico: "Ma a chi la vuoi dare a bere zio Michè". Una versione confusa a cominciare dal fatto che, secondo quanto disse Michele, mai e poi mai Sarah sarebbe scesa da sola nel garage a salutare zio Michele. La perizia presentata ieri dal professor Strada davanti ai giudici conferma la tesi: "Troppo impacciato nel ripetere la scena del delitto. E ancora: "Soffocata in tre minuti con una cintura unisex diversa da quella indicata dallo zio". La povera Sarah èstata ammazzata in due, tre minuti al massimo con una cintura unisex alta circa 2,6 centimetri con cuciture laterali. E secondo la perizia del medico legale Luigi Strada l´assassino di Sarah non sarebbe suo zio Michele. Lo ha scritto nella relazione consegnata ieri alla Procura di Taranto. "Abbiamo invitato il Misseri - scrive il medico - a ripetere le modalità con cui ha aggredito Sarah fornendogli un foulard arrotolato a mo´ di fune".
L´uomo a quel punto si sarebbe mostrato talmente impacciato da convincere Strada che l´assassino non è lui. "Solo alla fine - scrive ancora il medico - dopo aver avuto suggerimenti dal sottoscritto, il Misseri riesce a posizionare il foulard in modo corretto pur effettuando uno scambio di mani sulle due estremità che mettono in dubbio la presa e la rapidità di azione di un evento omicidiario". Né la cintura che secondo gli inquirenti è l´arma del delitto coincide con quella indicata da Misseri, ma è forse una delle 19 inviate ai carabinieri del Ris. Inoltre Michele non conosceva la dinamica del delitto. E non ci sono elementi per provare la violenza sessuale. Sono queste le altre conclusioni alle quali è arrivato il professor Strada. Nella sua perizia di dodici pagine sul corpo di Sarah Scazzi il medico mette una serie di paletti: innanzitutto parla della compatibilità della cinta come arma del delitto. Poi in un certo senso scagiona Misseri, dando più credibilità all´ultima versione di Michele, quella in cui tira in ballo soltanto Sabrina. La visita del 25 ottobre, quella in cui Michele è stato chiamato a simulare lo strangolamento,scrive Strada, Misseri ha dimostrato di non sapere come Sarah è stata uccisa. Il medico legale insiste poi sulla presenza di cuciture laterali sulla cintura: "Lungo i contorni del solco sul collo di Sarah, largo in media 2,6 centimetri, ci sono impronte ripetitive segmentate, che richiamano le impronte di una cucitura".
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