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Data: 04/05/2012 - Ora: 17:14
Categoria:
Economia
Cgil: legittima protesta dei lavoratori, incontro al Prefetto
Oltre le luci e i lustrini, c'è il buio negli studi televisivi locali della provincia di Lecce. "E quel che è peggio, - dice Salvatore Labriola, Segretario Generale del Sindacato Lavoratori della Comunicazione della Cgil Lecce - secondo quello che veniamo a sapere dai lavoratori che operano notte e giorno quotidianamente per mostrare fatti e volti del territorio, c'è stato finora un assordante silenzio e preoccupante indifferenza.
I lavoratori, da mesi senza retribuzioni, sono ormai al limite dell'esasperazione. "E la scelta di proporre una protesta con l'astensione dalle mansioni di operatori dell'audiovisivo e di cameraman, in un momento di massima attenzione pubblica e di audience come quello del voto amministrativo, appare più che legittima", continua Labriola. Anche su Facebook rimbalza la protesta degli operatori della telecomunicazione, toni allarmanti, essi stessi, magari neppure iscritti ad un sindacato, rilanciano la protesta attraverso il black out delle dirette televisive in concomitanza con le elezioni amministrative.
Le retribuzioni non corrisposte da mesi (in alcuni casi da 7-8 mesi) fino all'applicazione del contratto che spetta a quei lavoratori con quelle mansioni.
L'assenza del sindacato e del confronto all'interno di queste aziende ha contribuito a una perdita progressiva di diritti fondamentali: orario di lavoro, salario e contribuzione certi.
"Siamo quindi davanti a una situazione molto preoccupante, - continua Labriola - non giustificabile da motivazioni economiche, alla luce anche del fatto che le emittenti salentine risultano destinatarie di sostanziosi finanziamenti pubblici, come contenuto nella delibera del Corecom Puglia del 4 aprile scorso (http://corecom.consiglio.puglia.it/funzioni_proprie/contributi/delib9.pdf), dove i requisiti per accedere ai contributi pubblici è la regolarità dei rapporti di lavoro e della contribuzione.
Un settore che sicuramente incontrerà ulteriori problemi con il passaggio del segnale televisivo dall'analogico al digitale. Da qui la necessità di regole rigorose in cui le risorse pubbliche destinate all'emittenza televisiva siano riservate solo a chi rispetta contratti, regole, relazioni sindacali.
Chiediamo pertanto l'interessamento delle istituzioni, in primis della Regione Puglia, delle forze politiche del territorio e dei candidati sindaco, fruitori privilegiati del mezzo televisivo, affinché siano rispettate le rivendicazioni e riconosciuti i diritti dei lavoratori.
"Il Sindacato dei Lavoratori della Comunicazione della Cgil Lecce è al fianco di questi lavoratori nella loro protesta e invierà, la prossima settimana, una richiesta di incontro al Prefetto di Lecce".
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