Pronti per partire con il loro nuovo lavoro. Si intitola "Époque" il disco dei MUFFX, una band salentina nata nel 2006, che darà il via dal 21 Aprile ai vari concerti.

L'"Époque tour" comincerà a Villanova di Pulsano in provincia di Taranto per poi proseguire in tutta Italia, senza far mancare l'appuntamento con la loro terra d'origine: il 28 Aprile alle Officine Cantelmo di Lecce e il 12 Agosto alla Notte Bianca di Specchia. Ma non è tutto qui. Focali, infatti, sono ben due tappe che ritornano a Londra: il 3 Maggio al Salisbury Hotel Grand Parade e il 4 al Dublin Castle di Camden Town, data, quest'ultima, sostenuta da Puglia Sounds.
Dopo la pubblicazione di "…Saw the..." nel 2007 e "Small Obsessions" nel 2009, riprendono quindi a cantare con un album che racchiude in sé molto più di quello che vuole far intendere.
E' una voragine di suoni messi insieme, un mix di generi musicali che vanno dal blues all'hard rock, dal walzer al progressive, e ancora dal suono psichedelico per arrivare perfino alla musica da banda.

Con i suoi testi, "Époque", vuole raccontare la realtà della provincia italiana e delle periferie, fatte di storie e di personaggi che si stagnano su uno sfondo drammatico e alcune volte anche grottesco, attraverso la produzione di una musica che ridefinisce lo stoner rock in chiave sudista.
La sorpresa è che i brani, a differenza degli ultimi due lavori, sono stati scritti tutti in italiano e fra questi risuona il singolo "La processione", il cui videoclip è stato realizzato da Hermes Mangialardo che vuole rappresentare il fluttuare delle immagini del sacro e del profano nei paesi del sud.
E' un ritorno alle origini, un richiamo all'artificioso folklore, una sorta di elogio al tacco d'Italia che vuole ripartire da zero per superare quella politica illusoria formata solo da false ideologie.
I MUFFX quindi,influenzati dai Masters of Reality, dai Queens Of The Stone Age o dai Fu Manchu, investono il loro pubblico con il loro rock dai ritmi lenti, dai suoni psichedelici e rievocatori di epoche del passato. Cantano di un mondo con la voglia di rialzarsi, deciso nel ripartire, sveglio nelle sue scelte, ci trasportano nella concretezza di una vita testarda fatta per lo più da convinzioni e false speranze, ma che tuttavia ha sempre la capacità di farci ricredere.

Foto da: www.salentoblog.it