Ieri, il Governatore della Puglia è stato a San Pietro Vernotico. Clima calmo e disteso, sembrano lontani i giorni della protesta e delle rissa al suo arrivo nei vari comuni, foggiani e baresi per lo più, dove ha subito molto in termini di critiche e invettive. E mentre parla del suo Piano esclama: "Darò alle stampe un libro che racconti la storia degli ospedali di tutti i venti comuni dove sono stato". Sembra una presa in giro ma non lo è. Infatti il presidente non scherza: "Ogni giorno ho sentito dire: questo è un ospedale antichissimo, glorioso, un gioiello di funzionalità ed efficienza", frutto della donazione di tizio o del lascito di caio. E così, tanto per gradire, il tour ospedaliero del giovane governatore definito il "Berlusconi del Sud" sarà anche un bel volumone.

Ieri, ultima tappa ufficiale del giro di forza, un po' di smalto in meno e si capisce, Fitto ha sparato le ultime cartucce (il calibro non cambia). «Gli ospedali non saranno chiusi ma potenziati». «Ci rivedremo tra qualche mese così potrete dire se ho raccontato bugie o se sono stato di parola». Se la sfida è reale, a forza di promettere ritorni e altri appuntamenti dopo le vacanze estive gli toccherà saltare anche quelle invernali: intanto la sua corte spera che il presidente, sempre in tema di riforme, rinfreschi la pur invidiabile tenuta piscofisica per affrontare al meglio il Terlizzibis (il recupero dell'unica tappa andata a vuoto, dopo le uova, gli sputi e le monetine, è stato fissato per martedì mattina). Nel frattempo Fitto dice: «Il bilancio del giro è positivo. Confrontandomi con gli amministratori locali ho raccolto proposte utili da inserire nel piano di riordino». Ieri, anche. Tenuto conto che San Pietro Vernotico non ha sindaco (la giunta di centro destra è caduta e il paese è amministrato dal commissario prefettizio Guido Aprea), considerato che l'ospedale «Ninetto Melli» non avrà più reparti qui ritenuti d'eccellenza come chirurgia, ortopedia e ostetricia (il nuovo corso prevede medicina, psichiatria, malattie dell'apparato respiratorio, geriatria, lungo degenza e day surgery; per il resto si andrà al «Perrino» di Brindisi) a Fitto è andata benone: contestazione blanda (poche decine di persone, qualche fischio) e in aula interventi soft. Una proposta, quella del primario di cardiologia Sergio Pede (si chiede un centro di riabilitazione cardiologica con annessa unità di cura dello scompenso cardiaco) è stata addirittura sposata all'istante. "Non c'è problema, la avrete" ha detto il governatore in vena di saldi di fine agosto. Lo ha incalzato solo il consigliere regionale Carlo Madaro (Italia dei Valori, pretore per 12 anni a San Pietro): "Hai riconfermato e promosso chi ha sfasciato la sanità pugliese» e poi «in questa regione per diventare primario bisogna essere amico di qualche assessore". A proposito "dov'è l'assessore alla Sanità Salvatore Mazzaracchio? Possibile sia sempre assente?". Fitto: "Bravo Madaro, complimenti per l'intervento".