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Ferrarese a Saglia sul fotovoltaico selvaggio: la colpa è del Governo

Data: 13/09/2011 - Ora: 12:50
Categoria: Cronaca

Ferrarese a Saglia sul fotovoltaico selvaggio: la colpa è del Governo

Il rischio concreto, pertanto, è che questi specchi restino per sempre ad inquinare le nostre campagne. Da qui la necessità di varare una legge che ci tuteli rispetto ad un rischio così elevato, individuando la filiera dello smaltimento ed i soggetti che dovranno accollarsi i costi relativi

"L'aumento del 46% rispetto al precedente semestre della potenza degli impianti di energia rinnovabile esistenti in Puglia è stato salutato con grande risalto. Ed invece non c'è davvero nulla di cui vantarsi, in quanto il 73% di tale potenza interessa il settore del fotovoltaico e, di conseguenza, comporta un ulteriore disastro per la nostra agricoltura". Lo ha dichiarato il Presidente della Provincia di Brindisi Massimo Ferrarese a commento dei dati resi noti nel corso di un dibattito sull'energia svoltosi presso la Fiera del Levante. "Nella nostra regione si assiste ad uno scempio – afferma Ferrarese – determinato da una scelta infelice compiuta a suo tempo dalla Regione Puglia attraverso la legge che consentiva di avere un percorso estremamente facilitato per gli impianti fino ad un megawatt. Un errore di sottovalutazione compiuto probabilmente con il solo obiettivo di incentivare il ricorso all'energia rinnovabile.

Ma quando oggi il Sottosegretario Saglia afferma che la Puglia è un ‘Far West', dovrebbe tenere bene in considerazione il fatto che il Governo ha delle chiare ed inconfutabili responsabilità per quanto accaduto, visto che ha atteso ben otto anni prima di emanare le linee guida che disciplinano la presenza di impianti fotovoltaici a terra. Otto anni durante i quali la mancata assegnazione delle quote ha creato le condizioni perché si sviluppasse dalle nostre parti un ‘fotovoltaico selvaggio' che, approfittando del grave stato di bisogno, ha creato uno scempio indelebile. Tutto questo, pertanto, non fa che confermare la bontà dell'iniziativa intrapresa lo scorso anno dalla Provincia di Brindisi che si è data delle regole e le ha fatte rispettare in maniera rigida. E i risultati parlano chiaro. Nel Brindisino sono stati autorizzati 61 megawatt, ma senza il nostro intervento – che a volte ha comportato anche il ricorso alla Magistratura penale - sarebbero stati ben 700, con danni gravissimi per il territorio che adesso, pare di capire, sono andati a ripercuotersi sulla provincia di Foggia. Una battaglia in cui francamente speravamo di avere più alleati, anche tra coloro che hanno per missione la tutela dell'ambiente.

La nostra, si badi bene – afferma ancora Ferrarese – non è una avversione nei confronti del fotovoltaico, tanto è vero che siamo pronti a favorire la nascita di impianti realizzati sui tetti di aziende ed edifici. Abbiamo creato un argine, invece, per frenare il massacro della nostra agricoltura e per evitare che a milioni di turisti che scelgono la Puglia venisse proposto lo spettacolo di un grande specchio al posto di vigneti e uliveti secolari. Oggi, però, si pongono anche altri problemi, a partire dal dramma che certamente riguarderà la nostra regione tra una ventina d'anni.

Mi riferisco allo smaltimento dei pannelli solari per il quale non esiste alcuna regola e quindi alcuna garanzia per i cittadini. Il rischio concreto, pertanto, è che questi specchi restino per sempre ad inquinare le nostre campagne. Da qui la necessità di varare una legge che ci tuteli rispetto ad un rischio così elevato, individuando la filiera dello smaltimento ed i soggetti che dovranno accollarsi i costi relativi. Il Governo si è reso conto di aver contribuito a provocare un ‘Far West'. Adesso faccia il suo dovere per evitare di trasformare questo scempio in una pericolosissima ‘bomba ecologica'".

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