Si apre il sipario ed entra in scena il maestro concertatore. Si chiama Michele Emiliano, da Bari. Fu giudice, fu Sindaco, sarà presidente della Regione? A lui poco importa la risposta al quesito perchè quello che aveva lungamente annunciato, adesso si è concretizzato con la più attesa delle auto-investiture, auto-candidature e auto-celebrazioni. Il Sindaco Emiliano, si sa, ha sempre avuto di sé un'altissima considerazione. Autorevole per i suoi concittadini, autoritario nelle attività di coordinamento della politica cittadina, irriverente nei confronti del potere costituito, anche della sua stessa parte politica. Critico con Vendola, polemico con Blasi, fantasioso sempre e comunque nell'elaborazione dei modelli politico amministrativi da applicare al territorio. Emiliano ufficializza l'annuncio, si candida alla presidenza della Regione Puglia, senza attendere indicazioni, legittimazioni, espressioni di partiti e leader. Lui con la sua stazza da capo in ascesa, con la sua cravatta scollacciata e il suo lessico forbito, stringe all'angolo il centro-sinistra e spinge il centro-destra ad anticipare le sue mosse, tanto ormai la corsa è aperta, Vendola è più di là che di qua, pronto ad annusare i profumi o le esalazioni di Palazzo Chigi. Un sogno cullato a lungo che adesso si potrebbe avvicinare in vista del 2013. Ma in Regione da qui al 2015 la strada è lunga, imperatori, re e papi se ne faranno tanti, eppure lui è già per strada per raggiungere lungomare Nazario Sauro.