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Decreto allo stop degli incentivi per le fonti rinnovabili, protestano ambientalisti e società del settore

Data: 01/03/2011 - Ora: 09:49
Categoria: Cronaca

Decreto allo stop degli incentivi per le fonti rinnovabili,...

La versione aggiornata del decreto legislativo prevede lo stop degli incentivi una volta sforato il tetto complessivo degli ottomila megawatt per il solare fotovoltaico

Se arriva il decreto sullo stop degli incentivi alle rinnovabili finisce l'era dell'energia pulita. Una vita piuttosto breve quella dell'energia alternativa, dal solare al fotovoltaico, che ha permesso, per esempio, alla Puglia di aggiudicarsi il primato di regione a più alta concentrazione di produzione di energia verde. La notizia del decreto a firma del ministro allo Sviluppo Economico, Romani, parla di un passo indietro del Governo rispetto alla rotta iniziata con Prodi nel 2007 e continuata in seguito permettendo incentivi considerevoli su chi installava impianti di fotovoltaico o solare. In difesa degli attuali incentivi al fotovoltaico si sono schierati tutti i gruppi di settore, come Assoenergie future e Assosolare ma anche Legambiente, Greenpeace e Wwf, per le quali il nuovo provvedimento rischia di dare un "colpo decisivo" al futuro del comparto, "mettendo a rischio centinaia di migliaia di posti". Aper, associazione per le energie rinnovabili, chiede di "non gettare il bambino con l'acqua sporca". La versione aggiornata del decreto legislativo prevede lo stop degli incentivi una volta sforato il tetto complessivo degli ottomila megawatt per il solare fotovoltaico. Questo obiettivo è fissato al 2020, ma il decreto avverte che se dovesse essere raggiunto in anticipo, dal primo gennaio del 2014 gli incentivi saranno sospesi fino a che il Governo non deciderà nuovi obiettivi programmatici. Il nuovo testo, inoltre, prevede la verifica dei dati forniti da chi chiede gli incentivi, con controlli a campione sugli impianti, anche senza preavviso. Chi sarà sorpreso a imbrogliare, oltre a restituire le somme indebitamente percepite, non potrà accedere per dieci anni a nuovi incentivi.

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