Questo portale non gestisce cookie di profilazione, ma utilizza cookie tecnici per autenticazioni, navigazione ed altre funzioni. Navigando, si accetta di ricevere cookie sul proprio dispositivo. Visualizza l'informativa estesa.


Home Page

Consumi. Coldiretti Puglia: azzerato l'import del grano dal Canada

Data: 02/07/2018 - Ora: 10:16
Categoria: Economia

grano

Fare pasta con grano 100% italiano si può

Praticamente azzerato l’import di grano duro dal Canada nel primo trimestre 2018, dopo il crollo del 29% registrato nel 2017. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti sulla base dei dati Istat, dai quali risulta che il Paese nordamericano, dopo molti anni di totale egemonia sui mercati, ha drasticamente perso il ruolo di leader dei Paesi esportatori di grano in Italia. Si tratta degli effetti del generale riposizionamento dell’industria pastaia che ha ridotto la dipendenza dal Canada, finora principale fornitore di grano duro dell’Italia per un quantitativo che nel 2017 è stato pari a 720milioni di chili a fronte di 4,3 miliardi di chili prodotti in Italia, e ha voluto investire sul grano Made in Italy.

"Non si deve cadere in facili strumentalizzazioni proprio nel periodo della trebbiatura, anzi bisogna sfruttare al massimo lo strumento dei contratti di filiera che possono riportare in trasparenza i passaggi dal grano alla pasta, supportati oggi dall’etichettatura dell’origine obbligatoria del grano per la pasta. Finalmente è possibile sapere se nella pasta che si sta acquistando è presente o meno grano canadese trattato in preraccolta con l’erbicida glifosato, secondo modalità vietate in Italia, come denunciato più volte dalla Coldiretti", sottolinea il Presidente di Coldiretti Puglia, Gianni Cantele.

Il crollo delle importazioni di grano canadese è, infatti, dovuta anche alla ‘guerra del grano’ di Coldiretti che ha portato all’etichettatura dell’origine obbligatoria che permette di conoscere l’origine del grano impiegato nella pasta e mette fine all’inganno dei prodotti importati, spacciati per nazionali, in una situazione in cui un pacco di pasta su sei era fatto con grano straniero, senza che questo fosse fino ad ora indicato in etichetta.

"La Puglia, che è il principale produttore italiano di grano duro, con 343.300 ettari coltivati e 9.430.000 quintali prodotto, è stata fino all’anno scorso paradossalmente la regione che ne importava di più, tanto da rappresentare un quarto del totale del valore degli arrivi di grano, con inevitabili speculazioni sui prezzi che danneggiavano soltanto gli agricoltori pugliesi. L’Italia, che è leader europeo nella trasparenza e nella qualità, deve farsi carico di fare da apripista nelle politiche alimentari comunitarie, a partire da una profonda revisione delle norme sul codice doganale nel settore agroalimentare che prevede paradossalmente che sia chiamata farina italiana quella ottenuta dal grano straniero macinato in Italia", aggiunge il Direttore di Coldiretti Puglia, Angelo Corsetti.

Fare pasta con grano 100% italiano si può, come ampiamente testimoniato dalla rapida proliferazione di marchi che garantiscono l’origine italiana del grano impiegato al 100%. Il percorso è iniziato nei primi anni della crisi - ricorda Coldiretti - sotto la spinta dell’iniziativa del progetto di Fdai (Firmato dagli agricoltori italiani) che si è esteso a numerose etichette della grande distribuzione e a noti pastifici italiani.

Coldiretti Puglia chiede ancora il 100% dei controlli sul grano importato e l’attivazione immediata della CUN nazionale cerealicola con base logistica a Foggia.

In questo contesto è stato siglato in Italia il più grande accordo sul grano biologico mai realizzato al mondo per quantitativi e superfici coinvolte tra Coldiretti, Consorzi agrari d’Italia, Fdai (Firmato dagli agricoltori italiani) e il Gruppo Casillo, la più grande trading company italiana del grano duro, che prevede la fornitura di 300 milioni di chili di grano duro biologico destinato alla pasta e 300 milioni di chili di grano tenero all’anno per la panificazione. L’intesa – conclude la Coldiretti - ha una durata di tre anni con la possibilità di una proroga per altri due, per un totale di 5 anni.

Invia commento

Commenti su questo articolo

Documenti

Link

Risorse correlate

Ultimi video della categoria

Ultime notizie della categoria

BitMeeting - Organizza le tue riunioni quaificate on-line

BitMeeting - Organizza le tue riunioni quaificate on-line

Master ON LINE sui Disturbi del comportamento alimentare e Obesità

Master ON LINE sui Disturbi del comportamento alimentare e Obesità

Master ON LINE in Scienza dell'Alimentazione e Dietetica Applicata

Master ON LINE in Scienza dell'Alimentazione e Dietetica Applicata

Banner AIL Salento

Banner AIL Salento

CARLA E ANNACHIARA QUARTA

CARLA E ANNACHIARA QUARTA
Torna a inizio pagina
RECAPITI E INFO

Sede amministrativa:
Via 95° Rgt. Fanteria, 70
73100 Lecce
Tel. 0832 34 40 41
Fax 0832 34 02 28 

info@sudnews.tv

Privacy Policy
Cookie Policy

SUDNEWS

Editore: ClioCom
Testata giornalistica
Reg. Tribunale di Lecce
31 Agosto 1995 n. 617

ClioCom © 2024
Clio S.r.l. Lecce
Tutti i diritti riservati