Con il mese di Febbraio si apre la corsa alla segreteria provinciale di Lecce del Pdl. Il partito principale del Centrodestra sembra voler cogliere fino in fondo la sfida lanciata alla politica dal momento difficile che si vive a livello nazionale e internazionale. Anche a Lecce il partito si interroga e si confronta con le nuove esigenze che emergono dal territorio e che chiedono una guida al timone più sicura e soprattutto a tempo pieno. Il congresso provinciale, fissato per l'11 e il 12 Febbraio, dovrà da un lato eleggere il nuovo segretario provinciale e dall'altro stabilire le quote interne, numeriche e di sostanza del Pdl. Si apre così la sfida tra il gruppo di Raffaele Fitto e quello di Alfredo Mantovano, i due principali leader pidiellini del Salento e non solo. Il Congresso stabilirà se il successore del senatore Cosimo Gallo si chiamerà Saverio Congedo, Francesco Bruni, Antonio Gabellone, o come vorrebbero voci insistenti Luigi Mazzei. I fedelissimi di Mantovano o i delfini di Fitto? Su chi cadrà la scelta e la votazione congressuale? Con l'ipotesi Congedo il Pdl effettuerebbe una virata decisa verso l'anima aennina del partito di Berlusconi, ancora consistente e che non si riconosce perfettamente nelle anime democristiane di matrice fittiana. L'ipotesi Gabellone, presidente della Provincia, appare a qualcuno come il tentativo di Fitto di blindare ancora una volta la segreteria del partito. Figura super partes quella di Gabellone, ma certamente già fin troppo oberata di impegni e con un ruolo più che definito. L'ipotesi Bruni favorirebbe al pari degli altri un ricambio generazionale, a dispetto di una comunque più che consolidata esperienza politica e amministrativa, specie in Provincia. L'ipotesi Mazzei qualificherebbe invece un percorso innovativo fatto di militanza, esperienza amministrativa e di partito, in più l'attuale capo di gabinetto del presidente della provincia potrebbe liberare una postazione molto ambita per il riequilibrio dei ruoli di sotto governo. Due settimane ancora e poi si vedrà.