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Collaudo SPC a Salve, Capone: la Regione ha arginato lo strapotere dei monopolisti

Data: 03/06/2010 - Ora: 18:22
Categoria: Internet

Rupar Spc

La superstrada-SPC consentirà in futuro alle amministrazioni di parlarsi tra di loro, di dialogare attraverso banche dati, di scambiarsi utili informazioni senza dover far viaggiare il cartaceo.

E' stato un evento a tutto tondo quello che si è svolto questa mattina a Salve, il primo collaudo del Sistema Pubblico di Connettività (SPC) per un piccolo comune pugliese, a testimonianza che i servizi efficienti e di buona qualità non sono solo una prerogativa delle grandi realtà amministrative. Di primato, oltre a questo, c'è che la Regione Puglia è la prima regione italiana ad adottare il SistemaPubblico di Connettività per le amministrazioni ed enti locali voluto da una legge dello Stato del 2005.

I relatori intervenuti alla presentazione e all'inaugurazione di SPC hanno sottolineato l'importanza che riveste il nuovo sistema, si tratta di un giro di boa che segna la svolta nel rapporto pubblico/privato.
Seppur una strada tracciata esisteva già con la Rupar, di certo non si può paragonare quel che sarà il futuro della PA con quello che è stato il passato. Un passato di primi approcci, appunto, ma nulla o poco di sistematico e metodico, molto lontano da uno sviluppo armonico tra Società dell'Informazione, cittadini e Pubblica Amministrazione. Il Sistema Pubblico di Connettività può essere paragonato ad una superstrada sulle cui arterie verranno costruiti tutti i servizi utili agli utenti/cittadini. Volendo fare dei paragoni molto semplici la "superstrada"-SPC consentirà in futuro alle amministrazioni di parlarsi tra di loro, di dialogare attraverso banche dati, di scambiarsi utili informazioni senza dover far viaggiare il cartaceo.
Non solo, con SPC si spiana la strada per arrivare ad avere una burocrazia semplice e semplificata, oltre a consentire una migliore efficienza degli stessi enti. Altra carta vincente fornita da SPC, la sicurezza delle informazioni che viaggiano in rete attraverso un muro di fuoco (firewall) a garanzia di attacchi informatici ma anche la gestione di reti private riservate.

Tra gli interventi, quello del Vice presidente Loredana Capone ha posto l'accento su due aspetti: quanto sia diventata urgente per la Pubblica Amministrazione venire incontro alle esigenze dei cittadini tagliando costi e tempi e la sfida vinta dalla Regione Puglia nei confronti di chi fa la parte del leone nelle Telecomunicazioni. Un oligopolio che è stato spezzato nel momento in cui il bando di qualche anno fa fu aperto anche a operatori locali.

E così, tra Telecom e Wind, per citarne alcuni, ha potuto partecipare anche la Clio di Lecce, operatrice Internet Provider dal 1995 aggiudicandosi, per prima, la certificazione SPC e l'iscrizione all'Albo dei Fornitori. Anche il Responsabile di InnovaPuglia, il dott. Sanna, ha sottolineato le difficoltà riscontrate per arginare le "pretese" dei cosiddetti colossi nazionali che, forti di un passato da monopolisti, non si rassegnavano all'ingresso di nuovi operatori.
Da subito, ClioCom collegherà oltre 155 comuni pugliesi al nuovo sistema a costi contenuti e ben al di sotto delle spese che si sostengono normalmente per connessione a banda larga (fino a 1 Gigabit per secondo), posta elettronica, VoIP.
Per quanto riguarda i finanziamenti a comuni ed enti, la Regione Puglia ha messo a disposizione 50 milioni di Euro, ma non tutti sono riusciti a fare progetti validi da poter essere finanziati. E il rammarico di questo è trapelato durante la conferenza stampa di oggi, la Vice Presidente Capone ha affermato: "Per le zone industriali i Comuni che non erano digitalizzati e digitalizzati bene non hanno potuto partecipare, sono stati esclusi. Questo vuol dire che è un danno per il loro territorio ed un danno per la loro comunità. Chi invece ha fatto buoni progetti e l'ha fatto attraverso sistemi informatici ottimi, non soltanto è arrivato primo nella graduatoria ma ha avuto milioni di euro di finanziamento".

A dare il benestare attraverso il collaudo tecnico di SPC erano presenti quattro componenti della Commissione nominata dalla Regione Puglia il cui presidente era il Prof. Camarda del Politecnico di Bari. La sua presenza, oltre che di garanzia alle operazioni in corso, ha rappresentato una stretta correlazione tra il mondo accademico e i processi di innovazione in atto.

Autore: Maria Nocera

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