Non è la prima volta che lungo la costa del nostro mare, da Taranto a Lecce, chiazze di schiuma bianca compaiono inspiegabilmente. Una ragione ci sarà? Il Codici già da tempo sta puntando l'attenzione su un fenomeno che risulta essere sempre più frequente. In molti ricorderanno i casi ‘scottanti' della scorsa estate che ha visto sotto il mirino del ciclone due tratti del mare pugliese, nel tarantino. Parliamo del lungo caso della Litoranea dei micenei,non ancora concluso, e di Lido Chiatona. Qui il cattivo funzionamento dei depuratori ha creato non pochi disagi ai cittadini e all'ambiente in quanto reflui e liquami vengono scaricati in mare.

E allora, se a Castro Marina questo fenomeno dipendesse proprio dal cattivo funzionamento dei depuratori? "Conoscere lo stato delle acque del nostro mare è fondamentale non solo per la tutela del patrimonio ambientale ma soprattutto per lo stato della salute di tutti noi ,cittadini. A questo, va aggiunto il valore che una risorsa come questa rappresenta per incentivare il turismo territoriale. Potremmo vantarci di uno dei mari più belli d'Italia e di un territorio da valorizzare, ma dove sono le Istituzioni ed il loro lavoro?" – sostiene la Resp. Settore Ambiente del CODICI, Valentina Coppola. Ad oggi, la situazione dei depuratori in Puglia è al quanto preoccupante ed il risultato è la presenza di sostanze tossiche nelle acque per il loro cattivo funzionamento ed inefficienza. Pertanto, secondo il CODICI occorre che vengano fatte le adeguate indagini sulle acque di Castro Marina e chiede delle risposte all'Arpa.