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Data: 04/11/2025 - Ora: 11:29
Categoria:
Economia
Il quadro generale è allarmante dice Coldiretti
Le temperature fuori stagione, unite alla scarsità di piogge e al terreno ancora caldo, stanno determinando una presenza anomala di prodotti orticoli estivi sui banchi dei mercati, dalle melanzane ai pomodori, dai peperoni alle zucchine ++che continuano a maturare. Lo evidenzia Coldiretti Puglia, segnalando come si trovino in abbondanza verdure che crescono fuori stagione, conseguenza diretta dei mutamenti climatici in corso, nonostante la stagione sia ufficialmente terminata, mentre nello stesso tempo si raccolgono anche ortaggi invernali come le cime di rape novantine e i cavoli, messi però a rischio dal caldo che ne favorisce la fioritura.
La Coldiretti regionale manifesta forte preoccupazione per il prolungamento anomalo della fase vegetativa dovuto al caldo persistente, che può indurre le piante a nuove fioriture, esponendole poi ai danni delle future ondate di freddo e riducendo la resa produttiva.
Con temperature costantemente sopra la media stagionale, la Coldiretti Puglia denuncia un forte incremento dei costi di irrigazione, aggravati dal rincaro dei carburanti, mentre tutte le colture in campo soffrono per la siccità e per la maturazione simultanea degli ortaggi, che crea difficoltà gestionali e produttive.
Il quadro generale è allarmante. In Puglia, la grave siccità del 2025 ha già dimezzato i raccolti di numerose colture — dai pomodori al grano, dal miele al foraggio nei pascoli, che ha costretto gli allevatori ad affrontare spese elevate per l’acquisto di mangimi. Anche gli apicoltori subiscono gravi perdite: oltre la metà della produzione di miele è andata persa, con le api stremate dalla mancanza di fioriture e dal caldo eccessivo. La campagna olivicola, infine, registra un crollo di oltre il 40% della produzione rispetto all’anno precedente.
Secondo Coldiretti Puglia, un ulteriore problema è rappresentato dai parassiti che, favoriti dalle temperature miti, restano attivi più a lungo e attaccano le colture ancora in campo. Una situazione simile si osserva anche nelle città, dove zanzare e mosche sono ancora presenti in pieno autunno. Tutto ciò conferma la tendenza alla tropicalizzazione del clima, caratterizzata da eventi meteorologici violenti e improvvisi, stagioni sempre più sfalsate, precipitazioni intense ma di breve durata e bruschi sbalzi termici che compromettono le coltivazioni e riducono sensibilmente la produzione agricola.
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