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British Gas lascia Brindisi, stop definitivo al rigassificatore

Data: 06/03/2012 - Ora: 10:37
Categoria: Economia

British Gas lascia Brindisi, stop definitivo al rigassificatore

British gas riuncia al rigassificatore, 20 lavoratori a casa

Una vicenda come tante altre, con doppia valenza e significato: vista da fuori è un'occasione sprecata, osservata da "dentro", dalla Puglia è la vittoria di tanti che si sono opposti all'opera per ben 11 anni. Il dato è che British Gas getta la spunga dopo tanti anni di paralisi sul fronte delle autorizzazioni e dei permessi, attesi inutilmente dagli inglesi e mai concessi dalle autorità italiane, la compagnia energetica britannica rinuncia al progetto del rigassificatore di Brindisi e a casa ci finiscono una ventina di lavoratori. La casa madre, delusa e scoraggiata dal prolungarsi all'infinito del braccio di ferro con le autorità italiane e nonostante i 250 milioni di euro già spesi per il progetto pugliese, ha deciso di riconsiderare dalle fondamenta la fattibilità dell'investimento. Il risulato è che tutte le attività di British gas su Brindisi cessano a partire da ieri. Un colpo durissimo sia per l'economia del territorio, visto che il rigassificatore avrebbe procurato nei quattro anni necessari alla sua realizzazione un migliaio di posti di lavoro, sia all'immagine del sistema Paese, che si mostra incapace di attarre i grandi investimenti stranieri.

Le ragioni della società sono quelle di chi ha creduto di investire sul territorio italiano e infine si è dovuto arrendere alle lungaggini e alle contrapposizioni forti che si sono riscontrate. La politica ci ha messo del suo, sia governi locali di centrodestra che di centrosinistra si sono opposti al progetto per l'impatto ambientale che avrebbe avuto in una terra già sacrificata all'ambiente e non con poche ripercussioni. Brindisi è già un polo industriale con una presenza più che massiccia di centrali elettriche e la possibilità che anche un altro impianto si sarebbe aggiunto ha visto l'avversità fortissima dell'opinione pubblica.

Autore: Maria Nocera

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