Mentre si parla di ritorno del Premio barocco a Gallipoli, Vincenzo Barbachiude ogni possibilità di coinvolgimentopubblico nell'evento seppur uno spazio da dedicare alla manifestazione. "Siamo assolutamente certi che i desiderata del Patron Cartenì - dice Barba - di realizzare il Premio Barocco nei pubblici spazi della città di Gallipoli non troveranno mai attuazione, dal momento che sono il frutto dell'ennesimo aggiramento di un iter razionale a solo beneficio della volontà di un ristrettissimo gruppo di persone di capitalizzare il risultato, a seguito di un connubio politico-elettorale, che ancora una volta non ha trovato rispondenza nella "Città Bella". Appare del tutto evidente che nessun contributo pubblico, tanto più di provenienza comunale, potrà mai essere investito in una manifestazione che non garantisce alcun ritorno di immagine e promozione a Gallipoli che, invece, per l'esclusivo tornaconto di qualcuno vivrebbe momenti di confusione organizzativa che danneggerebbero la vivibilità quotidiana dei nostri cittadini. A tal proposito, ed in maniera indelebile, si era già espresso il nostro Consiglio Comunale votando un indirizzo di indisponibilità al quale la nostra Amministrazione inequivocabilmente si atterrà".

Barba la butta poi sul calcistico, alla questione che gli sta più a cuore: "noto con estremo rammarico - continua - il fatto che dinanzi alla chiamata a raccolta per salvare la nostra squadra di calcio, il sig. Cartenì faccia orecchie da mercante e, lungi dal manifestare alcun interesse, preferisca mantenersi ben lontano da un intervento in prima persona che riguarda un patrimonio vero della città, per soffermarsi, invece, tanto lungamente quanto inutilmente, su questioni che non hanno alcuna rilevanza sociale, ma che sono solo e soltanto il portato del proprio interesse personale ed imprenditoriale. Le pubbliche asfittiche casse che non rintracciano alcuna disponibilità per il sodalizio sportivo – unico e vero veicolo di promozione della nostra città e del nostro territorio – come potranno mai scoprirsi ricche e prodighe di denari per una passerella di presentatori e piccoli artisti che la nostra città ha definitivamente allontanato anche per espressa richiesta degli amministratori del Premio Barocco che, a suo tempo, hanno tronfiamente ritenuto di poter replicare il loro anonimo evento in altre piazze del Salento? Cerchiamo di essere seri!!!

La formica dopo aver lavorato instancabilmente per lungo tempo, alla richiesta strumentale di aiuto da parte della cicala che ha passato tutto il suo tempo a strimpellare sugli alberi, così risponde: "Dove hai passato l'estate, passa l'inverno!". Ecco, caro Patron, dove hai passato le ultime stagioni adesso prova a passare anche le prossime! Gallipoli non è una scelta di ripiego e di riserva alla quale ci si rivolge quando gli altri, tutti gli altri, resisi conto di ciò che noi abbiamo capito per primi tanto tempo fa, adesso ti chiudono le porte e si cuciono le tasche. Gallipoli è la prima scelta di progetti tesi alla sua crescita e al suo concreto sviluppo. Tutto il resto sono cose che lasciano il tempo che trovano e che, certamente, non si possono affrontare con il denaro che i contribuenti si sono sudato. Anche l'escamotage di accompagnarsi a qualche candidato dell'ultima ora non può servire e sappi che non sarebbe servito a prescindere. Ti invito pertanto, ancora una volta, a mettere da parte questa idea irrazionale e a pensare, invece, di contribuire, così come ti ho chiesto, a dare il tuo aiuto e il tuo supporto gestionale per salvare il calcio nella nostra città, investendo tue personali risorse senza attendere che cada dal cielo l'aiuto altrui per un progetto che riguarda tutti e l'aiuto pubblico per qualcosa che ti riguarda. Così non può essere e in tempo di ristrettezze economiche prova a riscoprire quell'amore per il sociale che da solo può modificare in meglio la nostra città e la nostra società. L'unico premio che ci interessa è quello alla socialità e alla comunità e in questa fase quel premio si chiama soltanto Gallipoli Calcio".