Questa volta non sono tunisini ma libici he scappano dalla guerra. E sono giunti a Lampedusa. Da qui, circa mille da oggi ripopoleranno il centro di accoglienza e identificazione costruito nell'ex aeroporto militare di Manduria, sulla strada che porta ad Oria. Per loro subito esami sanitari così come disposto dalla Protezione civile. Si tratta di uomini, donne e bambini scappati alla guerra. La riapertura della tendopoli è stata decisa una settimana, o poco più, dopo lo svuotamento del campo seguito alla partenza dei profughi tunisini. La protezione civile da qualche tempo ha sostituito la prefettura nel ruolo istituzionale di supervisore delle sorti del campo. La destinazione prevista per la tendopoli messapica è quella di centro di accoglienza per le emergenze quando insomma il numero dei disperati giunti sulle coste italiane si fa difficile da gestire. Il Capo della Protezione civile Franco Gabrielli deve aver pensato proprio all'emergenza dei numeri quando ha disposto la riapertura temporanea di 72 ore del centro manduriano. Svuotare Lampedusa per il governo è tornata la priorità. Non si tratta questa volta di tunisini ma di somali, eritrei, nigeriani, libici. La gestione della nuova emergenza sarà in collaborazione con la Regione Puglia. Le forze dell'ordine garantiranno sia la sicurezza interna che quella esterna al campo.