Adriana Poli Bortone lancia #celentanonograzie "Se lo senti parlare, lo eviti"
Probabilmente parlare di guerra via Twitter, al momento, è esagerato. Una battaglia, ecco. Ridimensioniamo le cose. Adriana Poli Bortone, l'ex Sindaco di Lecce, attualmente leader di Io Sud e impegnata a delineare accordi per le prossime amministrative, ha deciso di dedicare "tempo del suo tempo" a questioni più nazional-popolari. E l'argomento sulla bocca di tutta la nazione a metà Febbraio è l'intramontabile Festival di Sanremo, che ogni anno, non smette di sorprendere i telespettatori. Quest'anno, le scelte del direttore artistico Gianni Mazzi e del conduttore Gianni Morandi, pur togliendo spazio alla gara canora in sè, sono ricadute su Adriano Celentano, scelto dai due come super ospite. Tempo un giorno e già si conosceva l'ingaggio del "molleggiato", chiaramente motivo di polemiche. Comprese quelle della nostra Poli Bortone che da più di venti giorni si batte per la causa contro i 750.000 euro dati all'artista di "Ventiquattromila baci". Aveva proposto lo sciopero della tv nel corso delle sue esibizioni e a due giorni dall'inizio del Festival, è ancora guerra aperta da parte della senatrice verso l'artista. La leader di Io Sud, sceglie infatti il social network più attuale per "smuovere" gli spettatori, Twitter. Non una scelta casuale di questi tempi. I "cinguettii" (così si chiamano i post su Twitter) stanno conquistando il grande pubblico e soprattutto lo star system. Creare un trend però, non è facile come sembra. Il trend, che per la cronaca è una delle parole usate più frequentemente sul social network, che quindi fa tendenza, in questo caso sarebbe #celentanonograzie. A lanciarlo è il profilo della senatrice con l'augurio di allargamento a macchia d'olio sui suoi follower (chi la segue). Per creare un caso, per opporsi a ciò che Celentano ha detto nel corso della prima puntata del Festival (anche se aveva detto di spegnere la tv). "Quella di Celentano – ha spiegato la Poli Bortone – è stata una performance arrogante, ingiustificatamente saccente, invadente nei riguardi dei cantanti, estranea all'identità del festival, decisamente sgradevole verso Avvenire e Famiglia Cristiana. Una vera offesa ai sentimenti dei cattolici per altro pagata con 750mila euro di tasse degli italiani. Sono lieta di aver cambiato canale". Che la polemica sia finita qui? Ciò che resta è una certezza: non importa che tu sia Fiorello (grande fruitore di Twitter) o Adriana Poli Bortone (novella sul social network ma già agguerritissima), l'importante è iniziare a "cinguettare".
Autore: Chiara De Carlo