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Data: 08/07/2010 - Ora: 11:42
Categoria:
Cronaca
"L'Acquedotto Pugliese pertanto continua ad essere sordo alle istanze che da più parti vengono per la normalizzazione definitiva di una situazione che si protrae ormai da anni"
Problema endemico ormai quello dell'acqua rossa nel Salento. I cittadini residenti sono allo stremo, le battaglie che continuano a combattere li vedono speranzosi in qualche fase salvo poi sprofondare nel più nero sconforto. L'unione Tutela dei cittadini e consumatori Uni.Cons scrissero alla Regione Puglia e in data 27 giugno ottennero una risposta positiva: " un piccolo ma significativo risultato che potrà finalmente portare (o almeno lo speriamo vivamente) alla risoluzione del problema "acqua rossa" che affligge numerosi comuni pugliesi, soprattutto nel Salento.
Infatti a seguito della ns. richiesta di creazione di un tavolo tecnico che riunisse tutte la autorità compenti per intervenire su tale situazione, la Regione Puglia, tramite l'Ufficio Utilizzazione Risorse Idriche dell'Area Politiche per l'ambiente, le reti e la qualità urbana – Servizio Risorse Naturali, ha chiesto all'Acquedotto Pugliese di relazionare sull'accaduto e di indicare le iniziative che vorrà adottare in merito a tale situazione. Noi riteniamo questa azione della Regione Puglia una vittoria, un piccolo passo affinchè presto si possa arrivare a risolvere tale situazione, indegna per un paese che si definisce civile, e si restituisca a migliaia di cittadini pugliesi un diritto inviolabile e naturale quale l'accesso all'acqua potabile".
La doccia fredda è arrivata in questi giorni con la risposta dell'Acquedotto Pugliese: " In risposta alle richieste della Regione Puglia di relazionare sulla situazione, - scrive Uni. Cons. - non ha fornito alcuna risposta in merito, ma ha solo affermato che sono in corso lavori di ammodernamento degli impianti di distribuzione idrica (solo) in parte dell'abitato di Melendugno. Tale risposta, del tutto evasiva ed interlocutoria, non soddisfa né le ns richieste di apertura di un tavolo tecnico da convocare coinvolgendo tutte le autorità competenti, né la richiesta dell'Ufficio Utilizzazione Risorse Idriche dell'Area Politiche per l'ambiente, le reti e la qualità urbana – Servizio Risorse Naturali, che in data 25 giugno ha chiesto all'Acquedotto Pugliese di relazionare sull'accaduto e di indicare le iniziative che vorrà adottare in merito a tale situazione.
L'Acquedotto Pugliese pertanto continua ad essere sordo alle istanze che da più parti vengono per la normalizzazione definitiva di una situazione che si protrae ormai da anni e pensa invece che con interventi a "macchia di leopardo" possa risolvere il problema invece che con interventi strutturali seri e completi su tutto il territorio interessato. Non è possibile neanche solo immaginare che ci possano essere cittadini che forse avranno acqua potabile ed altri sfortunati che non la avranno. Pertanto ribadiamo la necessità dell'istituzione di un tavolo tecnico che programmi interventi strutturali sulla rete della zona al fine di risolvere il problema una volta per tutte; tale richiesta verrà ribadita in sede di incontro con gli assessori regionali competenti che stiamo provvedendo a richiedere".
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