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In vigore la legge che tutela le donne tunisine

Data: 01/03/2018 - Ora: 16:56
Categoria: Attualità

Un testo che porta speranza. Ecco come viene descritta la nuova legislazione sulla violenza contro le donne in Tunisia. Un arsenale legale che espande la nozione di violenza contro le molestie morali e l'aggressione sessuale. Votato lo scorso luglio, il testo è stato promulgato poche settimane fa

È a volto coperto che Sameh accetta di testimoniare. Questa insegnante di 45 anni era da tempo in attesa di una legge per avere giustizia. Psicologicamente provata dalle molestie subite da suo marito, Sameh ha cercato di divorziare 2 anni fa, ma all'epoca era impossibile. "La violenza psicologica è difficile da provare. Potrebbe non essere riconosciuta. Ma è un veleno che ti uccide lentamente. Non so se mio marito conosce questa nuova legge perché continua a maltrattarmi. Stavo aspettando questa legge da mesi".

Per l’Association Tunisienne des Femmes Démocrates (Aftd), la nuova legge è un vero progresso. Ma queste donne rimangono vigili sulla sua futura applicazione e ora chiedono un budget dedicato all'attuazione delle disposizioni della legge. "Abbiamo spesso avuto leggi o disposizioni legali che non sono state rispettate nella realtà. E il divario tra legislazione e realtà è sempre esistito. Era già noto dopo il Codice sullo stato personale e in seguito, fu ben noto con la nuova Costituzione".
(Ahlem Belhadj, Association Tunisienne des Femmes Démocrates)

La Tunisia è considerata un paese pioniere dei diritti delle donne nel mondo arabo ma, per molte associazioni, il percorso è ancora lungo per cambiare gli atteggiamenti nel paese.
Ancora oggi, una donna su due afferma di aver già sperimentato una o più forme di violenza.

Fonte

La Legge

Dopo lunghi dibattiti e negoziati, la legislazione è stata adottata all'unanimità dai 146 deputati presenti (su 217 eletti). "Questo è un momento molto emozionante e siamo fieri in Tunisia di essere stati in grado di raccoglierci attorno a un progetto storico" ha dichiarato il Ministro per le donne, Néziha Labidi.
Il testo introduce "il riconoscimento di ogni violenza (fisica, morale, sessuale, ecc.). Ciò che emerge dalla filosofia della legge è che questa violenza non è più una questione privata. Questo è un problema che riguarda ora lo Stato e la prova è che il ritiro della denuncia non ferma l'accusa", ha detto Bochra Belhaj Hmida (Aftd) alla France Presse.

- La legge prevede assistenza legale e psicologica alle vittime

- E' prevista l’introduzione di programmi specifici per ancorare "i principi dei diritti umani e della parità di genere" nell'ambito dell’istruzione.

- Sarà punito con 6 anni di reclusione chiunque abbia rapporti sessuali con una minore di 16 anni, con il suo accordo. Sarà anche punito con 5 anni di reclusione chiunque abbia rapporti sessuali con una minore di età superiore a 16 anni e inferiore a 18 anni, con il suo accordo.

- Le sanzioni sono raddoppiate se la persona è vicina all'entourage o ha un'influenza sulla vittima.
-
- Se il reato è commesso da un minore, questi beneficerà della legge sulla protezione dell'infanzia.

La legge modifica anche il famigerato articolo 227 bis, molto controverso, del Codice penale, abolendo la disposizione che prevede la caduta delle accuse contro l'autore di un atto sessuale "senza violenza" - nei confronti di un minore sotto i 15 anni - se sposa la sua vittima.

Un altro progresso: l'impiego dei minori come governanti domestici sarà d'ora in poi sanzionata da 3 a 6 mesi di prigione.

La Tunisia è all'avanguardia nel campo dei diritti delle donne nel mondo arabo e la nuova Costituzione adottata nel 2014 stabilisce che "i cittadini sono uguali in diritti e doveri". Ma le donne restano vittime di discriminazione in molti settori e, mentre accolgono con favore il passaggio di questa legge, diversi attivisti per i diritti umani chiedono ora un cambiamento della mentalità.

Edizione italiana a cura di Francesca Quarta

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