L’assessore regionale al Turismo Gianni Liviano ha presentato al presidente Michele Emiliano le sue dimissioni. Il governatore conferma e si limita a precisare: "Valuterò nelle prossime ore se accettarle". Pietra dello scandalo un bando di gara di 39mila euro per l’organizzazione degli stati generali della cultura e del turismo, in corso da qualche settimana nelle province pugliesi e promossi dalla Regione Puglia. L'appalto è stata affidato a una società esterna, la Dijinima Kiki consulenti & partners srl di Taranto, riconducibile a Massimo Calò amico e organizzatore della campagna elettorale di Liviano.

"Una volta appreso il nome del vincitore - dice Liviano - non ho ritenuto di informare la suddetta dottoressa Pellegrini del rapporto di amicizia che mi lega al signor Massimo Calò, avendo in coscienza la certezza che tale rapporto era sconosciuto alla dottoressa Pellegrini e che non aveva influito sull'esito della procedura di aggiudicazione. Se tale
omissione costituisce un addebito nei miei confronti lo deciderà Lei, al quale rassegno comunque le mie dimissioni al fine di tutelare la mia immagine e quella della Giunta alla quale appartengo".

Liviano è stato eletto in consiglio regionale con una delle liste civiche di Emiliano.