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Justin Bieber e le beliebers. Dopo Bologna, il racconto di chi c'era

Data: 27/03/2013 - Ora: 18:38
Categoria: Lifestyle

Bieber

La bellezza di un evento visto dagli occhi di una tredicenne. E poi il caos dovuto alla scelta della "Ollg"


E’ facile giudicare. E’ facile alzare i tacchi e voltare le spalle di fronte a chi, a 12-13-14 anni ha ancora tutto il tempo di sognare. Di credere che un sogno possa davvero diventare realtà e che la dimensione spaziale tra se stessi e il proprio idolo potrebbe, un giorno, essere abbattuta. A 20, 30, 40 anni è già tutto chiaro. Il tempo ci ha fatto persino dimenticare chi era il nostro idolo in età adolescenziale e ci ha fatto capire, già arrivate a 15, che l’amore non può essere univoco o rivolto solo a dei pixel di un pc che materializzano il volto dei sogni di molte ragazzine a proprio piacimento. Lo spazio c’è. I cosiddetti "gradi di separazione" non sono solo sei, ma molti, troppi di più. E passa l’illusione. Quella che nutre la linfa vitale di una piccola donna che ha ancora tutto davanti. Ed è bello sognare.
Quasi tutte le donne si sono innamorate, in giovane età, di un personaggio noto. Chi può dimenticare l’amore folle delle teenagers per i Duran Duran negli anni ‘80? E quello per Dylan di Beverly Hills negli anni ‘90? C’erano le figurine da attaccare, i quadernoni, i diari. Poi ci sono stati i Take That con le ragazzine che amavano Gary Barlow o Robbie Williams, e i Backstreet Boys e l’amore folle delle adolescenti di fine anni ’90 per Nick Carter che non dimenticheranno il passaggio dei loro idoli a Sanremo. O le videocassette con i video registrati da Mtv. Altre storie.
Bene, oggi c’è Justin Bieber. 52 milioni di fan su Facebook, 36 milioni di follower su Twitter, milioni di visualizzazioni dei suoi pezzi su Youtube. Non scherziamo, qui c’è un ragazzo che presenta numeri da capogiro. E al bando gli adesivi degli anni ’80, le cartoline dei ’90 e i tatoo finti del 2000. Oggi internet accorcia le distanze. E l’idolo lo puoi vedere anche 24 ore su 24. E rivederlo.
Probabilmente è stata proprio la rete ad "ingrandire" il mito Bieber. Ha fatto nascere le Beliebers, ha portato ragazzine di 13 anni ad usare strumenti meglio dei 30enni. Perchè sì, Twitter lo usano meglio loro. Peccato per i contenuti che sono univoci, ma almeno lo sanno usare.
Finiamola qui. E ripartiamo da Justin Bieber, il diciannovenne canadese, che il 23 Marzo, è stato a Bologna all’Unipol Arena, unica tappa italiana del suo tour. Prima di passare a ciò che è accaduto quella sera, fonte di polemiche infinite sui giornali di tutto lo stivale, e che racconteremo domanda dopo domanda, abbiamo voluto parlare con una tra la ventina di leccesi che ha assistito allo spettacolo, Virginia, tredici anni, che segue Bieber ormai da anni. Virginia ha risposto alle nostre domande e ci ha fatto entrare in un mondo che da questa parte è davvero poco conosciuto ma che è così vasto, che non può essere ignorato.

Ciao Virginia, grazie per averci gentilmente concesso quest’intervista. Partiamo! Il concerto era previsto per il 23 Marzo, ma tu, quanto tempo prima sei venuta a conoscenza di questa data e come hai fatto a prendere il biglietto? Sappiamo che in poche ore (minuti) era già tutto esaurito…
Il concerto é stato il 23 marzo si, ma io l'ho saputo quest'estate nel mese di giugno, e ho acquistato il biglietto il 4 luglio 2012, il giorno in cui sono usciti su ticketone e altri siti internet, e per fortuna ce l'ho fatta perché in pochissime ore si sono finiti subito!

Da quanti anni segui Justin Bieber?
Seguo Justin da 2 anni e mezzo, e dal primo momento in cui ho iniziato non ho mai smesso. Non ho scelto di diventare una belieber (come vengono chiamate le sue fan) ma mi é successo, all'inizio diciamo che mi era indifferente, non lo seguivo proprio, poi una mia amica un giorno mi ha fatto leggere il suo primo libro e da lì mi ha incuriosito. Poi ho iniziato a seguirlo e ad ascoltare le sue canzoni sempre di più. Adesso è entrato completamente nella mia vita.

Secondo te, perchè Bieber è riuscito a conquistare l’affetto di tante ragazze? Cos’ha di speciale?
Personalmente credo che ha conquistato le ragazze perché all'inizio era quel ragazzino con il ciuffo da playboy, il ragazzino 'figo', ma scoprendolo bene non era solo quello, aveva e ha ancora molto di piu oltre al fascino, e io credo che i ragazzi hanno inziato a insultarlo anche un po' per invidia, ma vabbé.. alla fine é diventata come una 'moda', perche lo giudicavano solo dall'aspetto fisico, insomma dall'apparenza. Non so dire bene cos'ha di speciale, perché ovviamente la cosa é soggettiva, ma a mio parere qualsiasi cosa che ha é speciale, il sorriso, gli occhi, ma non parlo solo di aspetto fisico, anche la voce, che per la maggiorparte sarà "voce da femmina" ma che per me come tutte le beliebers é la voce che riesce a farci salire il morale quando siamo tristi e quella voce che ci fa stare sempre bene.. Adesso Justin è cresciuto, ha 19 anni, non più 15, non é un ragazzino, é maggiorenne, é adulto, e come si puo notare dal suo nuovo disco Believe, uscito il 19 giugno, il suo stile é completamente un NUOVO stile, diverso e molto più bello!

Come riesci a rimanere informata sulle novità che lo riguardano? Secondo te quanto contano i social network?
Resto sempre informata su di lui ogni giorno grazie alle pagine ufficiali su Facebook, grazie al suo twitter, dove lui viene considerato il Re per i quasi 40 milioni di followers, e anche grazie ad altri siti internet! E penso che ormai contano tanto i social network e sinceramente senza di essi non saprei assolutamente niente di lui!

Le "beliebers" hanno completamente invaso soprattutto Twitter. Tra gli hashtag quotidiani, ovvero gli argomenti più twittati ogni giorno c’è sempre qualcosa che riguarda il cantante canadese e sono milioni le ragazzine che ogni giorno scrivono, commentano e parlano del loro "amore" per Bieber. Ciò ha un duplice risvolto: quello positivo di vedere adolescenti già molto esperte di tecnologia e social network, ma allo stesso tempo "monotematiche". Se la rete fosse usata in questo modo a 360^ e su tanti argomenti, di certo, sarebbe molto meglio. In questo, Twitter, ha perso. Perchè sì, la democrazia è rispettata, e se Bieber è argomento clou della rete Twitter ce lo dimostra ogni giorno, ma non porta contenuti vari e di qualità. Ben venga l’interloquire su qualcuno (soprattutto a 13 anni) ma non sempre e non tutti i giorni. Con il nostro #cheariatwitta abbiamo scandagliato la rete ogni settimana per capire quali fossero gli argomenti più Twittati e spesso ci è stato difficile trovare argomenti differenti da Justin Bieber o gli One Direction twittati dalle affezionatissime directioners. ( Gli hashtag del 23 Marzo e dei giorni a seguire: #Bologna, #Goodluckbeliebersfromdirectioners, #thankyouJustinfromitalianbeliebers, #Italiansbeliebersmissjustin e altri ancora)

Come ti sei organizzata per arrivare a Bologna? Sei partita con amiche, accompagnatori, ecc?
Sono partita a Bologna con una mia amica, mio padre ed il suo, il 22 marzo ,e abbiamo dormito lì quella notte. Finito il concerto siamo tornate a Lecce in aereo il giorno dopo.

Giunte al concerto, cos’è successo? Quanto hai atteso prima che venissero aperti i cancelli?

Il 23, arrivate li all'Unipol Arena verso le 7.30 di mattina c'era già un sacco di gente, addirittura alcuni ragazzi si erano anche accampati dalle notti prima, e ci siamo messe in fila, e da li abbiamo aspettato fino alle 5.30 del pomeriggio dove nel frattempo abbiamo incontrato tante ragazze sia di Lecce sia di altre città di tutta Italia che avevamo conosciuto su Facebook.

Secondo te nel corso della lunga attesa pre-concerto erano rispettate le misure di sicurezza per voi ragazze? Si leggono notizie che parlano di svenimenti di ragazze, di accalcamenti, di ragazze che non si sono sentite bene per le lunghe attese. Quanto c’è di vero in tutto questo?

La sicurezza non era il massimo, i body guard si trovavano solo all'interno dei cancelli, ma non davano nessuna sicurezza a noi ragazze e ragazzi, e infatti si, molte ragazze sono svenute, eravamo tutti ammassati, la mattina sotto il sole e poi per due ore del pomeriggio anche sotto la pioggia! I cancelli sono stati aperti alle 5.30/45 del pomeriggio e da li subito siamo corse dentro l'Arena e io e le mie amiche abbiamo trovato buoni posti, eravamo a circa 10 metri dal palco, abbiamo visto tutto benissimo.

Su questo, probabilmente, c’è poco da discutere. Quello che è avvenuto fuori dal cancello, è una storia che interessa i genitori delle under 18 e non la sicurezza che poi hanno trovato all’interno. Quel che è certo è che probabilmente, le ragazze e i genitori stessi non erano preparati a tale confusione ed "entusiasmo". Chi organizza, invece, può sapere come funziona questo genere di evento e probabilmente, stabilire, per la prossima volta, qualche misura in più per l’incolumità delle ragazzine che aspettano fuori.


Sai se da Lecce sono partite molte persone per assistere al concerto?
Da Lecce eravamo più o meno una ventina.

Mi diresti per concludere quanto è stato importante per te fare quest'esperienza?
Per me é stato assolutamente il giorno più bello della mia vita, ho provato emozioni fortissime e sinceramente ancora oggi che sono gia passati diversi giorni dal concerto, non riesco a crederci di averlo visto dal vivo, per la prima volta, dopo quasi tre anni che ho passato a guardarlo solo tramite dei pixel e sentirlo grazie a delle cuffie. E finalmente ce l'ho fatta, e anche se per tutto il giorno avevo dolori dappertutto e ho resistito a fame, sonno, e ai bisogni, posso dire che rifarei tutto da capo solo per passare quelle due ore, che sono state le più belle della mia vita, e che penso non scorderò mai.

Potremmo chiudere qui. Con le dichiarazioni di chi, ha vissuto un’esperienza indimenticabile. Che noi rispettiamo e che ci fa sorridere. Quella che avrebbero voluto fare tante altre meno fortunate, che magari non hanno potuto acquistare il biglietto o che non gli è stato permesso di partecipare all’evento da parte dei genitori. Quella che avrebbero voluto fare le trentenni di adesso, che per un concerto dell’idolo della propria adolescenza avrebbero fatto "carte false". Ma non possiamo. Perchè al concerto è successo anche altro.
Al centro della vicenda, Giorgia Antonucci. Lei è diventata in poche ore uno dei nomi più cliccati in rete. Foto, commenti, e insulti al limite del surreale.
Chi è Giorgia? Lei è la Ollg. Eh? La One Less Lonely Girl ovvero la fan scelta a caso e alla quale Bieber canta una delle sue canzoni in ogni concerto. Si sa, ne scegli una ne scontenti quindicimila, ma qui qualcosa è andato più storto del previsto. Fin dai primi momenti è girata voce che Giorgia non fosse una "belieber", ma che avesse accompagnato l’amica al concerto. Da alcune frasi scritte su Facebook pare che Giorgia scherzando, avesse affermato di voler mettere le cuffie nel corso del concerto, per non ascoltare Justin. Per le Beliebers quindi (per loro, precisiamo) Giorgia è una "hater", una che odia Justin. E ironia della sorte, la prescelta dallo staff.
E’ il caos in rete. Insulti, minacce, offese. La Antonucci disattiva l’account Twitter e i genitori pare promettano segnalazioni e denunce alla Polizia Postale. Perchè questo è cyber bullismo e non è di certo il primo caso.
Per le Beliebers che hanno sognato Justin per anni, e magari desiderato di essere scelte, la partecipazione di una non amante di Justin al concerto è già un’offesa. Figuriamoci se questa viene scelta. Il punto della situazione però è grave. Perchè c’è di mezzo la stabilità emotiva di una ragazza che ha pur sempre quattordici anni e che, fondamentalmente, non ha chiesto di essere scelta (nonostante, come prevedibile, alcune voci dicono che Giorgia abbia pagato per essere la Ollg della serata)
Noi abbiamo chiesto il parere della nostra Virginia, e nonostante una prima dichiarazione "Io penso che abbia sbagliato ad andare al concerto perché quello li é il sogno di milioni di ragazze, e adesso spero solo che la prossima volta verrà scelta una ragazza che davvero se lo merita e che realizzerà il suo sogno" poi ci ha detto: "personalmente non ho mai detto niente a quella ragazza perche credo che anche se l'avessi fatto non sarebbe cambiato niente, ormai é successo e dobbiamo accettarlo nonostante ci dia fastidio. Perció si, credo che abbiano esagerato a insultarla e addirittura minacciarla".

Bene, noi siamo contenti così. Virginia ci piace. Ha i suoi 13 anni, voleva esserci al posto di Giorgia e forse quel posto le spettava di diritto a lei così come a tutte le altre affezionatissime ma ha capito che le offese non si devono fare, tantomeno le minacce. E’ un piccolo passo, e adesso ci auguriamo che le beliebers si stringano attorno a Giorgia, che con tutta probabilità definirà "indimenticabile" il concerto molto più di tutte le altre. Con l’augurio che non le restino i segni indelebili di quel 23 Marzo sulla pelle e nella mente.

Questo, è stato un viaggio in un mondo poco aperto agli adulti. E forse è questo il problema. Perchè va bene il sogno, ma non va bene il caso Giorgia. E allora i genitori, da oggi stesso, tutti su Twitter. Per leggere cosa c’è scritto davvero. Per leggere le parolacce, le minacce, ma anche la bellezza vera di una tredicenne che vuole solo realizzare il suo sogno.

Noi, le trentenni, a Bieber diamo solo una colpa. E ci sta, per sorridere. Perchè una delle sue più note canzoni si chiama "As long as you love me" come la hit più amata dei Backstreet Boys?

Autore: Chiara De Carlo

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