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Sanità. Storia di una mamma e della sua fiducia ritrovata

Data: 11/02/2013 - Ora: 12:41
Categoria: Attualità / Sanità

Ospedale

Ci ha raccontato la sua storia di sofferenza e di problemi. Poi la luce grazie a due medici

Lei, è una mamma che deve fare tutto da sola. Una mamma che ha cinque figli e che di fronte alle difficoltà non si è mai arresa. Nonostante la crisi pronta a mangiare gli ultimi spiragli di speranza, nonostante le notti insonni, nonostante i problemi dovuti alla sfortuna di non aver incontrato le persone giuste nel momento giusto. Perché gli occhi vispi dei suoi bambini, e questo traspare dai suoi occhi, sono sempre stati la sua forza, nonostante quelli di due di loro, Alessia e Sara, ogni tanto diventano tristi. E’ colpa del dolore, ma è anche colpa del tempo che è passato sulla loro pelle giovanissima e che le ha costrette a lunghi vai e vieni dagli ospedali per sottoporsi a cure mediche. Un percorso che poteva e doveva essere più breve e senza nessun implicazione economica, questo è certo, ma che tende a risolversi (fortunatamente) solo da qualche mese a questa parte. Andiamo con ordine.
La storia di questa mamma bisogna raccontarla, e diffonderla, possibilmente. Non solo perché sprigiona fiducia nel prossimo nata dopo un’esperienza negativa. Va raccontata perché può servire a coloro che, di fronte ad un problema simile, invece di sbattere la testa contro dei muri di indifferenza, lentezza burocratica e dispendio economico, possono direttamente arrivare alla soluzione, che per questa mamma coincide con due nomi, quello del Dott. Riccardo Martini e della Dott.ssa Gabriella Cesano del Reparto di Oftamologia dell’Ospedale Vito Fazzi di Lecce.
Tre anni fa, Sara, oggi otto anni, aveva frequenti mal di testa. Da lì la corsa agli specialisti che pubblicamente o privatamente hanno dato diverse versioni dei fatti. Pediatri, oculisti e quant’altro. Ma nessuna soluzione.
Poi la svolta. Ad Ottobre, Alessia, la sorella più grande accusa un problema dovuto alla lacrimazione di un occhio. Un mese di collirio e antibiotico, ma a Novembre la ricaduta. Un nuovo arrivo in Pronto Soccorso e la conoscenza con il Dott. Martini, che sceglie di ricoverare Alessia e che sentenzia un "herpes recidivo" con l’aggiunta di lesioni interne all’occhio causate da collirio (consigliato in precedenza in altre circostanze). Finalmente la realtà dei fatti. E la cura.
Il controllo per la piccola Sara, nasce di conseguenza e anche lì le risposte nascono grazie ad un ricovero. Sinusite cronica secca e la scarsa gestione dei muscoli oculari. Queste le cause dei mal di testa di Sara.
Oggi, di fronte a questa storia ci sono le cure per le due ragazze. Ma non è solo questo, dietro questa storia c’è una donna che da tre anni cercava e non trovava. Arrivava al punto di domanda senza ottenere mai la risposta. Utilizzando il proprio denaro senza una reale soluzione. Una mamma che ha dovuto fare i conti con la poca umanità, con la superficialità delle persone che ha incontrato nel suo "calvario" e nel suo percorso, tra casa sua e gli studi degli specialisti e l’ospedale.
Una mamma, però, che adesso, con un sorriso sulle labbra e la speranza negli occhi, vuole quasi cancellare quello che è stato perché il Dott. Martini e la Dott.ssa Cesano, a suo dire, sono riusciti a regalarle la speranza e la fiducia nella Sanità senza mai chiedere nulla in cambio. Li vuole ringraziare come si ringraziano due amici che aiutano nel momento di bisogno. Per lei, e per le sue bambine, loro, sono stati la possibile fine di un incubo grazie all’umanità e ai sorrisi che hanno sempre dedicato a lei e alle sue figlie.
Questa mamma ha già dato troppi soldi e troppa salute dietro a chi non l’ha aiutata. Ma nonostante tutto, adesso ci crede ancora. Perché gli esempi positivi servono a questo. A colorare la vita di due figlie che non possono essere le vittime di chi, per incuranza e superficialità, più di qualche volta gli ha tolto il sorriso.
E allora un sorriso, adesso, deve essere di chi legge. Perché c’è una mamma che ringrazia di fronte all’ovvio. Di fronte a quello che dovrebbe essere sacrosanto. Un diritto. Ma se è un diritto essere curati nel modo giusto, la fortuna e la bellezza di quest’incontro risiede nelle accortezze e nella gentilezza di due medici.
Il lieto fine, e questo ci auguriamo per questa famiglia, è vicino. Vicinissimo.

Autore: Chiara De Carlo

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