Domani, 18 luglio 2012, alle ore 17.00, presso la Lecce-Torre Chianca (3^ Km dall'uscita tangenziale, traversa a sinistra) verrà inaugurato il "Rifugio di Aura", una struttura immersa tra gli ulivi nella campagna leccese. Due ettari circondati da muretti a secco e dedicati interamente ai nostri amici a 4 zampe vittime dell'abbandono. Il progetto del Parco-Canile, interamente realizzato e finanziato dall'Associazione Nuova L.A.R.A. di Lecce e progettato dall'Ing. Roberto Alba, nasce dall'esigenza di superare la concezione e l'attuale realtà dei canili come luoghi di segregazione - separazione e si basa sul presupposto fondamentale del rispetto delle esigenze etologiche della specie, assicurando ai cani ricoverati l'indispensabile movimento, varietà e socializzazione, al fine di evitare una vita alienante trascorsa permanentemente all'interno di un box.

Per ottenere tali risultati, l'Associazione ha pensato che il canile doveva essere innanzi tutto, per quanto è possibile, un ambiente naturale, e, pertanto, accanto alle aree di ricovero sono stati previsti dei piccoli parchetti alberati dove gli animali potranno correre, giocare, e ripararsi dalla calura estiva.
La struttura, peraltro, costituisce il primo e l'unico esempio nella Regione Puglia di Rifugio per animali da affezione costruito da un'Associazione di volontariato in conformità alla normativa vigente, che consente esclusivamente alle Associazioni, iscritte all'Albo Regionale per la Protezione degli Animali ex art. 13 L.R. 12/95, la costruzione e la gestione dei rifugi.

Si auspica che l'attivazione de il "Rifugio di Aura" consentirà già nell'immediato di risolvere gli annosi problemi di sovraffollamento del canile sanitario di Lecce, gestito dalla stessa Associazione Nuova L.A.R.A. - la stessa che nel 2005 si meritò il punteggio massimo equivalente a 4 stelle dal settimanale Panorama per l'opera meritoria svolta a tutela degli animali ricoverati nel canile, nonostante l'inadeguatezza della struttura - anche alla luce del fatto che l'Associazione darà la priorità per i ricoveri allo stesso Comune.

Paola Gorgoni, Presidente dell'Associazione, dichiara: - "naturalmente la struttura sarà aperta per tutti coloro che vogliano fruirne, anzi auspichiamo che, nel corso del tempo, possa diventare un luogo che i cittadini sentano "proprio" coadiuvando, con l'associazione, la cura degli animali ricoverati. Abbiamo intenzione, nell'immediato futuro, di intraprendere dei progetti di sensibilizzazione che possano coinvolgere non solo i bambini e le scuole, ma tutti coloro che siano interessati al problema. Anche le persone anziane vorremmo potessero trovare giovamento, socializzando e contribuendo all'organizzazione di molteplici iniziative".

Floriana Catanzaro Vice Presidente Nuova L.A.R.A. componente Commissione Regionale randagismo: - "Molti comuni non solo pugliesi sono incapaci di gestire il randagismo e appaltano a privati il ricovero e la gestione del cani, pagando una diaria che varia dai 2 ai 5 euro giornalieri per cane, un giro di denaro che si aggira intorno ai 500milioni di euro all'anno. Si tratta di persone attirate dalla possibilità di accumulare molto denaro con pochi rischi, che hanno costruito sulla gestione dei canili un business. Lasciati operare da istituzioni compiacenti o assenti, lucrano sulle sovvenzioni pubbliche, raccogliendo centinaia di cani e relegandoli in strutture inadatte, dove vivono in spazi angusti e sovraffollati, denutriti e in condizioni sanitarie intollerabili. I controlli sono carenti, i maltrattamenti all'ordine del giorno, le malattie dilagano, la mortalità elevata, la possibilità di accesso da parte delle Associazione e dei privati quasi del tutto inesistente, così come la pratica dell'affido, che tanto gioverebbe alle casse dei nostri Amministratori. Il parco canile, invece, è una precisa scelta circa le caratteristiche strutturali e gestionali del futuro ricovero per cani e rappresenta una evidente inversione di tendenza; il canile non può più essere una desolata struttura in cemento, né un complesso in batteria ma un luogo in cui il verde e gli alberi prevalgano sul costruito, e dove ai nostri amici possa essere riconosciuto un elementare diritto "quello di vivere un'esistenza dignitosa".

Il Rifugio è stato dedicato alla piccola Aura una cuccioletta che nel 2010 fu arsa viva da alcuni minorenni e della quale l'Associazione si prese cura, ma invano. La cucciola morì a causa delle gravi ferite. Paola Gorgoni " Questo rifugio è in ricordo di Aura e di tutti i suoi piccoli amici vittime della barbarie umana" Noi possiamo solo aggiungere "Per Aura per non dimenticare".