La giovane soldatessa di Lizzanello, Veronica Ingrosso, è morta ieri durante un'esercitazione con il paracadute. Quando è avvenuta la tragedia si trovava presso l'Aeroclub di Latina - assieme a 3 colleghe - per prendere il brevetto. Secondo i carabinieri il primo paracadute non si è aperto e il secondo non sarebbe stato azionato. Lo si è appreso a Rieti dove, dal 7 agosto scorso, Ingrosso era in servizio presso la Scuola Interforze. La ragazza, nata a Lecce, avrebbe compiuto 20 anni mercoledì. Nella caserma di Rieti avrebbe dovuto rimanere per un anno, ed aveva ottenuto una licenza per potersi esercitare al fine di ottenere il brevetto di paracadutista con il supporto dell'Associazione nazionale paracadutisti. Tra le ipotesi al vaglio della magistratura, che a quanto si è appreso avrebbe autorizzato la rimozione del cadavere, il fatto che il paracadute indossato dalla ragazza non si sia aperto durante il lancio. Infatti, secondo la ricostruzione dei carabinieri il primo paracadute non si è aperto e il secondo risulta non essere stato azionato. Dolore tra i colleghi della Scuola Nbc di Rieti, alcuni dei quali – secondo quanto si è appreso a Rieti – avrebbe assistito al tragico lancio.