Si è occupato prevalentemente di letteratura novecentesca, con particolare attenzione per la narrativa resistenziale (B. Fenoglio), e di letteratura sei-settecentesca
E' scomparso improvvisamente ieri sera il professore Luigi Rizzo, ex Preside di Beni Culturali dell'università di Lecce, ora Presidente della Commissione Regionale per i Beni e le Attività Culturali.
Nato a Lecce nel 1943 e laureatosi nell’Università del capoluogo salentino con il prof. Mario Marti, ha percorso tutte le tappe della carriera accademica nell’ateneo della sua formazione universitaria, prima come docente di Letteratura italiana presso la Facoltà di Lettere e presso la Facoltà di Magistero e poi presso la Facoltà di Beni Culturali dell’Università degli Studi di Lecce. Professore straordinario dal 1991 e ordinario dal 1994, si è occupato prevalentemente di letteratura novecentesca, con particolare attenzione per la narrativa resistenziale (B. Fenoglio), e di letteratura sei-settecentesca, con particolare riferimento
alle tematiche connesse col rapporto nazione-regione esaminate in testi d'autore meridionali (F. Donno, G. F. Materdona, G. Battista, ecc. ), alle problematiche della letteratura italiana tra Verismo e Decadentismo nella narrativa di G. Verga. Ha collaborato alla Storia di Lecce (Bari, Laterza, 1995) e ha curato la pubblicazione degli Atti del Convegno "F.A. Astore: l'intellettuale e il patriota" (Galatina, Congedo, 2001) e degli Atti del 2^ Congresso Nazionale ADI "L’identità nazionale nella cultura letteraria italiana", Lecce-Otranto, 20-22 settembre 1999 (Galatina, Congedo, 2002).
Condirettore della «Biblioteca Barocca» (Argo Editore), collana di testi e studi secenteschi.
Molto ricco il suo curriculum accademico: dal 1994 al 1997 ha ricoperto l'incarico di Presidente del Corso di Laurea in Beni Culturali della Facoltà di Lettere; dal 1994 al 1997 è stato Direttore del Dipartimento di Beni Culturali dell’Università degli Studi di Lecce. È stato Preside della Facoltà di Beni Culturali dell’Università degli Studi di Lecce dal 1997 al 2003. Nello stesso periodo è stato Presidente della Conferenza Nazionale dei Presidi delle Facoltà di Beni Culturali. Attualmente ricopriva la carica di
Presidente della Commissione Regionale per i Beni e le Attività Culturali.
Faceva inoltre parte del Consiglio Direttivo dell’ADI (Associazione degli Italianisti).
Dal 2005 era Presidente del Centro Studi Sigismondo Castromediano con sede a Cavallino di Lecce.
Ultime pubblicazioni
- «Tanto più i tempi son brutti, tanto più bisogna pensar al bello»; lettere di F. Milizia a G. Remondini, in Francesco Milizia e la cultura del Settecento, a c. di M. Basile e G. Distaso, prefazione di F. Tateo, Galatina, Congedo, 2002, pp. 9-20;
- Ancora su una polemica tardo-secentesca a Napoli. Baldassarre Pisani tra F. Mennini e G. Battista, in «Critica letteraria», 115-116, 2002, pp.
453-463;
- Per Giuseppe Gigliozzi, in Giuseppe Gigliozzi: la fondazione dell’
informatica applicata al testo letterario, a c. di R. Mordenti, «Testo e
Senso», 4-5, 2001-2002, pp. 20-23;
- Un capitolo odeporico di Bonaventura Morone (1560-1621), in Liber
amicorum. Miscellanea di studi storici offerti a Rino Contessa, a cura di G.
G. Carducci, tomo II, Manduria, Filo editore, 2003, pp. 929-937;
- Spezierie, danzatrici e giocolieri nei romanzi spirituali di Giuseppe
Battista, in Confini dell’umanesimo letterario, vol. III, Roma, Roma nel
Rinascimento, 2003, pp. 1177-1185;
- Scipione Errico, Le Guerre di Parnaso, a cura di G. Rizzo, Lecce, Argo,
2004;
- Il punto sul romanzo secentesco, in Le forme del narrare, Macerata,
Polistampa, 2004, pp. 105-124;
- Sono in corso di stampa alcune miscellanee di cui ha curato l’
allestimento: L’identità nazionale. Miti e paradigmi storiografici
ottocenteschi (con Amedeo Quondam); Giuseppe De Dominicis e la poesia
dialettale tra ’800 e ’900.