E' Taranto ad ospitare una delle tappe del World Tour di Eros Ramazzotti che con lampi di fuoco infiamma gli oltre 20.000 spettatori presenti
Una strada dissestata con alle spalle un grosso cartellone pubblicitario crollato a rappresentare i momenti difficili che ognuno di noi attraversa e il momento storico che stiamo vivendo.
Cosi si presenta il maestoso palcoscenico allestito sotto la curva sud dello stadio Iacovone, dopo i lampi di fuoco

che sul maxi schermo/cartellone pubblicitario introducono eros, pantalone da parà e maglietta nera con il numero 9 sulle spalle e una grossa scritta TARANTO sul davanti, alla sua entrata.
E' Taranto ad ospitare una delle tappe del World Tour di Eros Ramazzotti, che lo ha portato e lo porterà in giro per tutto il mondo fino alle 3 tappe conclusive il 2-3-4 Agosto a Montecarlo passando per Germania, Francia, Portogallo, Malta, Svizzera, Croatia a completamento del tour invernale che lo ha portato fino a San Paolo e Buenos Aires.
L'ombra del Gigante è la prima canzone del concerto e subito esplode l'entusiasmo dei 20.000 (cosi riportano le cifre ufficiali ma a colpo d'occhio sembrano molte di piu) che sono arrivati a Taranto da tutta la Puglia e anche dalla Basilicata sin dalle prime ore del mattino.
Due ore ininterrotte di musica, senza pause accompagnato da Lele Melotti (batteria), Flavio Scopaz (basso), Paul Warren e Giogio Secco (chitarre), Luca Scarpa e Fabrizio Lamberti (tastiere), Mike Scaglione (sax e percussioni), Roberta Granà e Antonella Bucci (cori), sotto la direzione artistica di Claudio Guidetti.
Tra duetti (con le due bravissime coriste, Roberta Granà e Antonella Bucci, e con una giovanissima spettatrice), sfide con Paul Warren uno dei due chitarristi, a chi riesce a far gridare di più il pubblico, due calci ai palloni lanciatigli dal pubblico, assoli di chitarra (disteso su un lettone

) e batteria, trascorrono velocissime le due ore. Il maxi-schermo/cartellone è sempre li dietro a mandare le immagini dei video di Eros e della diretta, grazie a telecamere mobili che scorrazzano per il palco. Il pubblico si lascia trasportare e Eros lo ringrazia di frequente, aanche se non parla molto e preferisce far parlare le sue canzoni al suo posto. Numerosi sono gli assoli lasciati al pubblico che a squarciagola canta a memoria le sue canzoni preferite. Scorrono veloci le canzoni dell'ultimo album 9 alternate ai suoi successi più famosi fino alla chiusura con la presentazione dela band che lo sta accompagnando in questo World Tour.
Chiuso il concerto tutto lo staff comincia a smontare velocemente il palco. Tra 3 giorni si replica ad Olbia...