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Società/ Sanità, no ai tatuaggi nelle discoteche

Data: 02/09/1998 - Ora: 17:03
Categoria: Cronaca

Definitivo ''no'' del Ministero della sanità al tatuaggio ''selvaggio'', fatto in fretta e in dubbie condizioni igieniche nelle discoteche o nei retobottega. Alle prime regole emanate nel febbraio scorso fanno ora seguito, con una nuova circolare del Ministero, le ultime norme da rispettare per garantire tatuaggi sicuri al 100 per cento. Dalla nuova circolare arriva un ''sì'' alle manifestazioni pubbliche organizzate dai tatuatori, purché vengano rispettate ''condizioni di sicurezza ed il controllo da parte dei servizi di igiene pubblica''. E' questo l'unico sì all'esercizio della professione di tatuatore in luoghi diversi dagli studi. Difficile una stima precisa dei clandestini, ma secondo i dati dell'Associazione tatuatori italiani riuniti (Atir) sono diverse migliaia ed entrano in attività soprattutto in estate. (FM)

''Fino ad ora - ha detto il presidente dell'associazione, Giuseppe Serra - c'è stata invece l'assoluta libertà di fare qualsiasi cosa''. Qualche esempio? Non soltanto i tatuatori dilettanti, i cosiddetti ''stagionali'', ma anche professionisti affermati si spostano volentieri di qualche chilometro per andare a tatuare bande di motociclisti nel retrobottega di qualche concessionario di moto. Altri fanno tatuaggi sulle spiagge, a dispetto di ogni rischio di infezione. Ma il luogo preferito dagli abusivi rimane la cucina di casa, la propria o quella di chi accetta di farsi tatuare a domicilio. Al secondo posto nella classifica dei luoghi più frequentati dai tatuatori abusivi o con pochi scrupoli si trovano discoteche e pub, seguono fiere e mercatini e, infine, i retrobottega dei negozi, anche al di sopra di ogni sospetto come le calzolerie. La notizia che lì si nasconde un tatuatoresi diffonde generalmente con il passaparola o, in alcuni casi, con volantini. Le circolari del ministero, ha aggiunto Serra, ''dovranno mettere fine al malcostume e alla piaga dei tatuatori abusivi'' e in linea teorica rendono ora possibile anche l'intervento dei Carabinieri della sanità (Nas). Ecco, schematicamente, le regole per i tatuatori ''Doc'' a garanzia della sicurezza anche nelle manifestazioni pubbliche: - i locali devono essere prefabbricati, con pavimenti e superfici rivestite con materiali impermeabili e lavabili, con aree per l'attesa separate; - materiali sterilizzati e monouso. Esentati dagli occhiali protettivi, i tatuatori hanno però l'obbligo di indossare guanti e camice monouso; - colori atossici e sterili e, in attesa della certificazione del ministero, ''si ritiene sufficiente l'autocertificazione da parte delle aziende''. La circolare, infine, precisa le regole sulla frequenza dei corsi di formazione per chi già esercita l'attività.

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