Il gip del Tribunale di Bari Giuseppe De Benedictis ha dissequestrato circa 18.000 serigrafie del maestro Gianfranco Gonzaga, di 81 anni. Le opere erano state sequestrate nel corso dell'inchiesta avviata dalla procura della Repubblica presso il Tribunale di Bari sulla presunta falsificazione e messa in commercio di 27.000 serigrafie di Michele Cascella tramite i canali televisivi e le attività commerciali di 'Telemarket spa' e 'Telemarket 2'.

Nell' ambito delle indagini, il 13 marzo scorso, fu arrestato, assieme ad altre otto persone, Giorgio Corbelli, di 47 anni, all'epoca dei fatti presidente del Napoli calcio e di 'Telemarket spa'. Per Corbelli - rimesso il libertà il 30 marzo scorso - è stato recentemente chiesto il rinvio a giudizio con l'accusa di essere stato capo, promotore e organizzatore dell'associazione per delinquere finalizzata alla falsificazione di opere pittoriche e grafiche di autori contemporanei. Secondo l'accusa lo stesso ruolo di promotore del sodalizio criminale lo aveva Pierpaolo Cimatti, di 52 anni, all'epoca dei fatti socio di maggioranza della 'Torcular spa', amministratore unico della 'Monte Titano Arte srl' e - secondo l' accusa - socio occulto di 'Telemarket spa'. Il sodalizio criminale - secondo il pm inquirente, Roberto Rossi - era finalizzato alla truffa ai danni di migliaia di persone attraverso la commercializzazione delle opere stesse, attribuite ai 'maestri' Cascella, Migneco, Fantuzzi, Schifano, Caffè, Treccani, De Chirico, Tamburi. Il dissequestro delle serigrafie di Gonzaga è stato disposto a seguito di indagini difensive compiute dai legali di Corbelli che hanno portato al gip la scrittura privata firmata da Gonzaga il 5 dicembre 2000 con la quale l'artista cedeva ad una società del gruppo 'Telemarket' i diritti per riprodurre 45 sue opere originali per 400 volte ciascuna.