Gli squarci fioriti sul corpo del Cristo.
Gesù risorge portando
nel suo corpo, Tempio di Dio, glorioso,
visibili, luminose, le molte piaghe,
inflittegli nel tempo della Sua Passione.
Al Cristo radioso, che esce vigoroso
dal sepolcro, lo Spirito lascia aperti
gli squarci fioriti sul suo corpo, straziato poi sulla Croce,
divenuti per gli oranti
luogo di salvezza, di conforto, di perdono.

La misura della divina Misericordia.
Solo stupore suscita nel
discepolo che Lo segue,
GESU’ CRISTO,
che, flagellato, umiliato,
condannato a morte,
ingiuriato, per burla fatto re,
coronato di spine,
non si offende, non punisce,
ma accoglie sul suo corpo,
piaghe profonde, da noi a LUI inflitte,
per rivelarci la misura traboccante
del suo amore misericordioso.
La Sposa del Crocifisso-Risorto.

Mai più Gesù tornerà
a mostrarsi come si è rivelato a noi,
prima della Sua Redenzione.
La nostra storia di uomini nuovi
nasce e si perpetua nelle Sue
piaghe, memoria incancellabile
della nostra salvezza. La Croce è
patto nuziale fra il Cielo
e noi, ammessi ad essere
"Sposa" del Cristo, Crocifisso-Risorto,
in eterno Sua Chiesa.

La domanda.
All'uomo peccatore
non c'è fibra divina che
non sia dato conoscere,
né fiotto del sangue di Gesù, versato
per la nostra comune redenzione,
che non sia noto all'uomo da salvare.
Tutto del Corpo piagato del Signore
continua a farsi domanda per
il nostro cuore:"Figlio, vuoi amarmi
almeno un poco? Considera, se puoi, contemplandomi
in Croce, quanto Io ho voluto amarti!"