Già nel Vangelo della IV domenica, Gesù, con l'annuncio delle Beatitudini, ci ha invitati a vivere
dei suoi stessi valori, fondati sull'Amore oblativo, che renderà la Sua vita tutta una offerta al Padre.
Il Vangelo odierno, di Matteo, ci aiuta a rendere consequenzialmente concrete le nostre scelte
comportamentali, radicate nella Carità fraterna. Per i cristiani non esistono "i nemici" perché ci
riconosciamo tutti i figli dello stesso Padre, Abbá di Gesù Cristo. Da questa relazione paterna-filiale
deriva la necessità, per noi, di escludere la guerra, che contrasta, in ogni senso, con il Vangelo,
l’annuncio della Pace. È importante tener conto della correzione che il Signore apporta alla legge
mosaica "dell'occhio per occhio", che non è consentito ai credenti, neanche come semplice
separazione dal fratello nel profondo del cuore; noi, infatti, alla percossa ricevuta, siamo invitati a
rispondere, con la disponibilità a riceverne un'altra. Pensiamo che San Paolo era felice dei
patimenti: prigione con ceppi, ai piedi; fustigazione,..., per Gesù Cristo, che ha dato la vita per noi!
Se qualcuno ci obbliga a fare, con lui, un miglio, riveliamogli la disponibilità a farne con lui anche
due; e chi ci ritiene debitore con lui del nostro vestito, cediamo anche il cappotto. Il Vangelo ci
chiede di essere generosi nel offrire al prossimo (non perché meritevole) quanto ci chiede... Anche
se non siamo inclini, per natura, all'aiuto fraterno, ci sostiene, nel divenirlo, l'Amore del Padre che
fa sorgere il sole sul buono e sul cattivo. Egli ci ha donato tutto, financo il Suo Unico Figlio divino.
Non ripaga l'essere cristiani il ricambiarci inviti amicali a pranzo o a cena, né salutarci fra amici...
Comportamenti questi abituali anche tra i pagani e i peccatori. Noi dobbiamo imitare la
magnanimità di Dio, fino a pregare, amandoli, anche per quanti sono in contrasto con il nostro
modo di essere e di vivere. Chi ci offre la forza di superare noi stessi? Gesù Cristo, nostro fratello e
redentore, il cui Spirito continua ad abitare in ciascuno di noi, fin dalla Sua Crocifissione. E questa
è verità evangelica.