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Dramma Xylella. Piconese: restituiamo le fasce fino a risposte concrete

Data: 12/03/2019 - Ora: 11:04
Categoria: Politica

xylella

Il Decreto Legge sulle emergenze va riempito dei contenuti per l’area infetta del Salento e di risorse

Si va verso una presa di posizione dura di circa 70 sindaci tra cui quello di Uggiano La Chiesa, Salvatore Piconese: "restutuire la fascia tricolore da primo cittadino fino a quando non vengono prese decisioni congrue al dramma della xylella". I sindaci erano presenti ieri durante una riunione in Provincia di Lecce voluta dal Presidente Minerva, hanno denunciato lo stato dell'arte, il decreto Centinaio che non copre le esigenze delle imprese agricole e la Regione Puglia ferma da anni su fondi comunitari e misure straordinarie.

Dal documento si legge: Il Governo nazionale e la Regione Puglia dovranno mettere in campo con urgenza i seguenti provvedimenti:
1) richiesta dell'attivazione del Regolamento comunitario 1040/2002 che consente di risarcire, oltre alle aziende agricole, anche i piccoli proprietari olivicoli, che in provincia di Lecce, costituiscono l'80% del totale;
2) costituzione del fondo di rotazione, per un importo di 200 milioni di euro, al fine di consentire un'immediata liquidità alle imprese. In tal senso proponiamo una bozza di regolamento che renda immediatamente realizzabile questo obiettivo;
3) rimodulazione delle misure del PSR, ovvero la costituzione di una sottomisura alla 'misura 4.4' per consentire un immediato intervento sull'ambiente e sul paesaggio;
4) attivazione del Regolamento comunitario per le cause di forza maggiore, come ampiamente verificato dall'On. Massimo Paolucci (Europarlamentare di Articolo Uno MDP) presso la Commissione europea: ciò consentirà di salvare immediatamente una serie di imprese che, non essendo riuscite a rispettare il business plan della vecchia programmazione, oggi sono ridotte alla canna del gas, ossia sulla via del fallimento aziendale.
Inoltre, in qualità di Sindaco, e vista la portata dell'emergenza, considero rilevante la richiesta di utilizzo delle risorse presenti nel FERS e utilizzabili per interventi urgenti e immediati nell'ambito degli spazi pubblici (aree parco, aree industriali, terreni marginali), che costituiscono sacche di presenza dei vettori (e fonte anche inoculo).
Tali aree vanno necessariamente "bonificate" mediante azioni mirate al ripristino delle misure 712 e 722 del vecchio Por 2007-2013.

Anche Coldiretti concorda con la presa di posizione dei primi cittadini: "L’Assessore regionale all’Agricoltura non ha mai convocato il "Comitato consultivo permanente per la prevenzione, il controllo e la eradicazione del Batterio da quarantena Xylella fastidiosa", istituito con delibera di Giunta regionale nel lontano novembre 2014. Sono passati oltre 4 anni in cui è stato dato spazio, invece, ad una inconsistente e dannosa "tasck force", fucina di messaggi controproducenti all’attività di contenimento del batterio", afferma il presidente di Coldiretti Lecce, Gianni Cantele, al presidio davanti al Palazzo della Provincia, in occasione della riunione dei Sindaci del Salento.

"Il Decreto Legge sulle emergenze va riempito dei contenuti per l’area infetta del Salento e di risorse – ha continuato Cantele - perché così com’è è una scatola vuota e l’Assessore regionale, da coordinatore degli Assessori all’Agricoltura in Conferenza Stato – Regioni e da interlocutore diretto del Ministro e delle strutture Ministeriale, ha avallato un provvedimento del tutto inadeguato. Senza deroghe ai vincoli nazionali paesaggisti, idrogeologici e di qualunque altra natura agli espianti per l’area infetta delle zone ormai distrutte dal batterio, il nostro territorio è ingessato e destinato ad una morte a cui nessuno di noi si arrende".

Sono ancora al palo ben 100 milioni di euro del PSR per i bandi per espianti e reimpianti, gli investimenti e i frantoi, le aziende al collasso sono costrette a pagare le cartelle dei consorzi di bonifica– denuncia Coldiretti Puglia - i vivai ancora non possono movimentare le piante all’interno dell’area infetta.

Autore: Maria Nocera

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